NAPOLI, UNA MESSA PER RICORDARE GIORGIO NUGNES. MONITO CONTRO L'INDIFFERENZA
La morte di Giorgio Nugnes, che non ha trovato nella sua comunità la speranza necessaria per andare avanti, "segna la vita di tutta la città, interpella tutti": il monito arriva dall'altare della chiesa delle clarisse di Piazza del Gesù, durante la messa per l'ex assessore comunale, che si è suicidato ieri. "Un uomo che ha voluto bene a Napoli, che si è preso cura della citta", ha detto il frate minore Salvatore Vilardi. In una comunità che lo ha lasciato solo. Alla funzione religiosa, voluta dalla Giunta comunale, hanno partecipato il sindaco Rosa Russo Iervolino, molto commossa, parlamentari ed esponenti dell'amministrazione comunale e regionale del centrodestra e del centrosinistra. "Questo gesto non può non interpellarci tutti, in maniera diretta o indiretta, in modo più o meno esplicito - ha detto il celebrante - Se in questo tempo il nostro fratello si fosse trovato di fronte un sorriso, una parola buona anzichè l'indifferenza nella quale si è trovato...". Parole dure contro l'indifferenza: "Troppo spesso l'amicizia è radicata negli interessi. Dobbiamo imparare a volerci bene per quello che siamo non per quello che abbiamo. La disumanizzazione conduce alla disperazione, all'angoscia alla solitudine, e a gesti estremi". "Invito tutti a continuare a impegnarci - ha concluso - perchè a Napoli vi sia una nuova civiltà dell'amore, una civiltà dove la vita si fonda non sull'interesse personale, ma sul progresso e sul bene comune. Solo allora questa morte non sarà stata inutile".
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