BENI PER 5 MILIONI DI EURO SEQUESTRATI DALLA POLIZIA A MARIO BELLUNO, CONSIDERATO ELEMENTO DI SPICCO DELLA COSCA "NUOVA CAMORRA FLEGREA"

Nell’ambito di complessa e prolungata attività di indagine di natura patrimoniale, tesa all’aggressione dei patrimoni di mafia, la Sezione Misure di Prevenzione Antimafia della Questura di Napoli ha dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal locale Tribunale –Sezione Misure di Prevenzione– (Presidente dr. Francesco Menditto, Giudici dott. Giovanna Ceppaluni e Paola Faillace), nei confronti di:
-BELLUNO Mario, nato a Napoli il 08.10.1953, alias “Squagliamaronne”, elemento di spicco del sodalizio camorristico denominato “Nuova camorra flegrea”, attivo nella zona occidentale della città, segnatamente i quartieri Fuorigrotta, Bagnoli e Soccavo.
Dagli atti di diversi procedimenti penali nei quali è stato coinvolto nel corso degli anni, all’esito dei quali ha riportato pesanti condanne detentive, è emerso che il Belluno ricopriva il ruolo nevralgico di responsabile del traffico di sostanze stupefacenti nel quartiere di Soccavo; le investigazioni hanno consentito di accertare, inoltre, che in varie occasioni il prevenuto ha ospitato presso la sua abitazione summit di camorra.
Il Belluno, elemento di estrema pericolosità sociale ed in atto sottoposto al regime detentivo degli arresti domiciliari per associazione per delinquere di tipo mafioso e violazione legge stupefacenti, registra ulteriori precedenti per ricettazione, lotto clandestino, contrabbando t.l.e. e furto.
In particolare, sono stati posti sotto sequestro i seguenti beni, intestati al Belluno e/o ad i suoi familiari:
· Lussuoso appartamento di vani 6 con rifiniture ed arredi di pregio, dotato di ampio terrazzo coperto attrezzato, sito in Napoli, al viale Carlo Franza nr.11, 1°piano, quartiere Soccavo.
· Lussuoso appartamento di vani 5,5, con arredi e rifiniture di pregio, sito in Napoli, al viale C. Franza nr. 11.
· Appartamento di vani 6, sito in Napoli, al viale C. Franza nr.11, 3° piano.
· Appartamento di vani 5, sito in Napoli, al viale C. Franza nr. 11, 3° piano.
· Appartamento di vani 5 con annessa cantinola, sito al viale Traiano nr. 290, quartiere Soccavo.
· Appezzamento di terreno dell’estensione di circa 1000 mq., sito in Napoli, al viale C. Franza.
· Nr. 57 box auto-depositi ubicati in Napoli, al viale C. Franza ed alla via E. Scaglione.
· Impresa individuale (con totalità dei beni aziendali) esercitante l’attività di autorimessa, con sede in Napoli, viale C. Franza.
· Nr. 03 libretti di deposito e di conto corrente accesi presso vari istituti bancari.
· Nr. 04 autovetture (tra cui una potente “Audi Q7 3.0” del valore di circa 50mila euro) e nr. 1 motociclo.
Il valore del patrimonio complessivamente posto sotto sequestro ammonta a circa cinque milioni di Euro.
Giova evidenziare che il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Napoli è stato uno dei primissimi nei quali in Italia si è data applicazione alla recente normativa di legge (L. 125/2008) che ha determinato, tra le altre modifiche, secondo l’interpretazione sposata dallo stesso Tribunale partenopeo, la possibilità di procedere a sequestro di prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi semplici, ovvero ricadenti nelle tipologie individuate dai numeri 1) e 2) dell’1 L. 1423/56.
Nel caso di specie in particolare, in virtù di tale interpretazione si ritiene possibile attrarre a sequestro patrimoniale, ai sensi della normativa antimafia, anche i beni acquistati in epoca antecedente al periodo di affiliazione mafiosa del prevenuto, allorquando cioè questi poteva essere ritenuto solo un soggetto pericoloso semplice.

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