SI PENTE BOSS CUTOLIANO DELLA CAMORRA E FA TROVARE IL CADAVERE DI UN NARCOTRAFFICANTE UCCISO E FATTO SPARIRE: TRE ARRESTI


I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito nella notte un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 3 persone ritenute responsabili del reato di omicidio premeditato a mezzo esplosioni colpi d’arma fa cuoco, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, soppressione di cadavere ed altro. Gli arresti sono stati eseguiti a Ottaviano, Napoli e Civitavecchia.
L'inchiesta, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, prende il via, in modo sostanziale, il 29 maggio 2008, quando nelle prime ore della mattinata, a Ottaviano, nel Napoletano, i carabinieri rinvenivano, sepolto all’interno di un fondo agricolo sito sul Monte Somma, in località San Severino, il cadavere, in stato di decomposizione, di Nicola Smarrazzo, scomparso nel novembre scorso, ucciso con svariati colpi d’arma da fuoco (l’omicidio dimostreranno le indagini dei è riconducibile a contrasti per lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area). Successivamente, a seguito di mirate perquisizioni nelle zone circostanti, veniva arrestato, in flagranza di reato, Vincenzo Saviano, responsabile di detenzione illegale di armi clandestine, munizioni e relativa ricettazione, poiché al termine di una perquisizione effettuata presso un fondo agricolo da lui condotto, ubicato nella via Scopari del confinante Comune di San Giuseppe Vesuviano, lo stesso veniva trovato in possesso di due pistole con relativo munizionamento impiegate nel citato omicidio.
Già nell’immediatezza della scomparsa dello Smarrazzo, fu possibile da parte dei carabinieri di appurare che lo stesso, proprio a causa della sua illecita attività di spacciatore, era entrato in conflitto con Michele Auriemma, noto pluripregiudicato di Ottaviano, già appartenuto al gruppo criminale denominato Nuova Camorra Organizzata., in quel momento resosi latitante non solo perché non aveva fatto rientro presso la Casa agricola di Isili (Nuoro), dopo aver fruito di una licenza premio, ma anche perché la Corte d’Assise d’Appello di Napoli aveva confermato la sua condanna alla pena dell’ergastolo, per l’omicidio di Carmine Nappi avvenuto in Palma Campania

l’8 Luglio 2000.
Pertanto, le indagini condotte furono, sulla scorta delle informazioni assunte e dei primi elementi investigativi raccolti, indirizzate verso la figura criminale di Michele e del suo neo costituito gruppo criminale, composto per lo più da giovanissimi spacciatori ed estorsori di Ottaviano desiderosi di ripercorrere le gesta criminali della Nuova Camorra Organizzata, sodalizio criminale capeggiato da Raffaele Cutolo,che seminò morte e terrore negli anni Ottanta e Novanta.
Le attività investigative, condotte con l’ausilio di attività tecniche, permettevano, all’alba del 03 gennaio 2008, di catturare il latitante Michele Auriemma e altre due donne, per procurata inosservanza della pena.
Si precisa che di non poco conto è stata nelle fasi dell’indagine indurre a pentimento, nel mese di Maggio 2008, dopo la sua cattura l’Auriemma che per tale motivo non è stato colpito dal provvedimento restrittivo odierno e che ha conferito ulteriore impulso e dinamicità alle indagini.
I tre fermati dopo le formalità di rito sono stati associati presso le casa circondariali di competenza.

Commenti