SKY ARTE INVESTE SU NAPOLI CHE TORNA CAPITALE CULTURALE DEL MEDITERRANEO

Napoli è la città meno occidentale dell'Occidente, la metropoli europea che ha conservato meglio di ogni altra un substrato culturale identitario frutto di secoli di dominazioni di vari popoli che hanno sì tiranneggiato ma mai asservito completamente i napoletani, o se vi piace di più i loro antenati. Greci, romani, francesi, spagnoli, svedesi, tedeschi, inglesi, americani hanno conquistato militarmente Napoli ma nei secoli da Napoli e dalle sue bellezze paesaggistiche, artistiche, culturali, enogastronomiche ne sono rimasti conquistati, affascinati.
Napoli più che annessa col sangue si è connessa spesso cerebralmente e sentimentalmente con chi nei secoli ha piantato la sua bandiera alla sommità di Partenope credendo o sperando di  averla conquistata. 
Non amo citare le meravigliose citazioni che da sempre si usano (e abusano) per raccontare Napoli. Perché troppo spesso vengono utilizzate citazioni colte come "vedi Napoli e poi muori" di Goethe o "Napule è mille culure" di Pino Daniele o "Napoli Paradiso abitato da diavoli" e mille altre per un racconto stereotipato, folcloristico, maleducato, falsato o pieno di pregiudizi di una città che è stramaledettamente più complicata di come la si può immaginare o la si vuole raccontare. Dal 5 al 7 maggio Napoli diventa cornice e contenitore naturale del primo Festival di Sky Arte. Il merito di Sky Arte è quello di aver arricchito una offerta culturale già ricchissima con altre mostre, concerti, proiezioni di film e documentari, laboratori fotografici, rassegne teatrali, street art, musica etnica, nuove sonorità. Sky Arte in questo primo week end di maggio contribuirà a rendere Napoli un vulcano di emozioni e di energie. E lo farà con idee, artisti, intellettuali, filosofi, scrittori, musicisti che si immergeranno nel corpo e nel sangue vivo di una città che dopo anni di oblìo sta recuperando la dimensione cosmopolita, multiculturale di antica capitale del Mediterraneo, capace di fondere tradizione e innovazione nell'era della globalizzazione che altrove impoverisce le identità mentre a Napoli le esalta. Dal lungomare a Villa Pignatelli, da palazzo Zevallos al rione Sanità, dalla Basilica di Santa Maria a San Gennaro Extra Moenia al Museo Madre, tra vicoli, giardini, piazze, chiostri, chiese, rioni, barrios espagnoles, cunicoli della città sotterranea i napoletani e le migliaia di loro ospiti potranno godersi il centro storico più esteso d'Europa, per intero patrimonio Unesco, e le mille iniziative che lo animeranno con gli eventi di Sky Arte. Eventi che sono gratuiti. Sono consultabili sul sito Internet www.festivalskyarte.it e sono aperti a tutti fino ad esaurimento posti. A latere dell'impegno di Sky Arte ha lavorato anche Sky Academy, struttura della piattaforma satellitare che attraverso il potere comunicativo della tv e della creatività si propone di aiutare le nuove generazioni a esprimere il proprio potenziale. A Napoli Sky Academy è entrata in alcune scuole di Scampia e Fuorigrotta per incontrare i giovani, per discutere con loro di informazione, di fake news, per far comprendere l'importanza della buona informazione nel racconto del Paese reale. A questi giovani è stato poi chiesto di raccontare Napoli con video e foto. E la Napoli che emerge dai loro lavori è una città complessa, difficile, che però viene narrata senza i preconcetti e i pregiudizi narrativi di questi ultimi anni. Insomma Napoli non è un solo racconto criminale. Sembra poco ma è già solo questo una piccola rivoluzione. 

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