TERREMOTATI E MIGRANTI, AFFARE MILIARDARIO SULLE SPALLE DELLA POVERA GENTE

L'accoglienza di quanti scappano da guerre, fame e disperazione è dovere morale prim'ancora che obbligo internazionale. Così come dovrebbe essere un dovere morale e legale dare ricovero, aiuto e assistenza a quelle migliaia di italiani che dal terremoto in Irpinia e Basilicata ad oggi, ancora vivono in condizioni di precarietà. Soprattutto quelli che sono sopravvissuti al sisma in centro Italia e sono sfollati da mesi.




In Italia, però, persino questo esodo biblico di migranti e il dramma degli sfollati del terremoto è stato trasformato in un affare miliardario mascherato da una solidarietà pelosa che fa ribrezzo. Ho visto e vedo in giro per l'Italia un commercio di carne umana che straccia la concorrenza delle mafie maghrebine e libiche che gestiscono il business dell'attraversamento del Mediterraneo. Così come vedo struttura alberghiere che da ottobre a maggio fanno a gara a chi deve ospitare (a pagamento) i terremotati, salvo volerli poi fuori dalle scatole quando arriva la stagione buona e le stanze servono per i vacanzieri.
Lo Stato italiano appalta da anni questa accoglienza senza remore e senza regole, con controlli ai limiti della decenza. L'unico argine a questo schifo sono le inchieste della magistratura, il che significa che pretendiamo di svuotare un oceano con il secchiello. È tutto quello che gira intorno all'accoglienza che scatena guerre tra poveri e rigurgiti di razzismo alimentato infine da una politica interessata. La questione migranti, il dramma che c'è dietro, l'incapacità anche europea di un approccio comunitario, è sullo sfondo. Nessuno se ne fotte. Chi paga sono sempre e solo gli italiani. Brava gente, davvero. La questione degli sfollati del terremoto e le modalità con cui vengono usate migliaia di famiglie distrutte, devastate dal sisma, per fare soldi, è immorale. 

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