LO CHEF STELLATO NINO DI COSTANZO DIVENTA AMBASCIATORE DI ISCHIA NEL MONDO... GRAZIE AI PIATTI DI MAMMÀ





Il luogo più bello dove vivere è quello in cui hai le radici. È quel luogo unico al mondo dove ti senti a casa, non necessariamente dove hai la casa. Perché le cose, come ad esempio la casa, non danno emozioni, non procurano i sentimenti che prendono il sopravvento davanti alla bellezza della natura, ad uno scorcio di paesaggio, al profumo che sale dal mare o che aleggia intorno ai gelsomini, al sapore dei frutti di quella terra che ti fa sentire a casa.
Questo breve preambolo mi serve a introdurre un uomo: Gaetano Di Costanzo, 45 anni, chef affermato, uno che ha girato il mondo ed ha regalato sapori, odori, profumi della sua terra, Ischia, a capi di Stato e di Governo, capitani d’industria e boss di multinazionali della Silicon Valley Usa e anche gente semplice, spesso la meglio gente.  
Gaetano o se vi piace di più Nino Di Costanzo, due stelle Michelin (che mai esibisce) riconquistate in quattro mesi col suo ristorante di Ischia (Danì Maison), ha appassionato mezzo mondo con i suoi piatti. Ha cucinato per chiunque e ovunque nel mondo, dalla Russia agli Usa, dal Giappone al Canada, alla Spagna, Svizzera e altri paesi, offrendo sempre piatti della sua terra, della sua tradizione, della sua mamma. Perché lui è bravo, sì che è bravo, è un chef stellato, ma i sapori che la sua mamma tira fuori dai piatti della tradizione ischitana, per Nino sono una meta ancora da raggiungere. E lui per migliorarsi si ispira alla mamma. A differenza di noi umani che qualche volta andiamo a mangiare nel suo ristorante, lui ha la fortuna di essere cresciuto coi piatti di mammà e di continuare ad assaporare i piatti di mammà. Senza manco dover prenotare. Nino è persona schiva, riservata, veramente se ne fotte del bla bla bla e del vuoto pneumatico mediatico. È uno concreto, valori contadini e radici isolane, ischitano che ama la terra più di ogni altro perché ne conosce il valore intrinseco, e poi c’è il rispetto per il mare, che è vita, prospettiva, orizzonte geografico lontano e aspirazione culturale, colore. Quest’uomo, questo chef o cuoco (non credo si offenda) ha girato ovunque, ha visto il mondo, città bellissime, persone bellissime, cose meravigliose, ma niente l’ha mai affascinato o l’ha convinto che fossero posti più belli della sua terra, della sua gente, della sua Ischia. A quest’uomo, a questo professionista che ha portato sempre Ischia con se, il comune di questa isola meravigliosa incastonata nel più bel golfo del mondo, ha  deciso di assegnare l’onorificenza di “Ambasciatore nel Mondo del Comune di Ischia”. Già lo faceva, anche senza la pergamena. Meglio tardi che mai.  


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