LAUREA HONORIS CAUSA A TOTÒ, PRINCIPE DELLA RISATA E AMBASCIATORE DEL SORRISO E DELLA NAPOLETANITÀ NEL MONDO

Aula magna dell’Università Federico II di Napoli. Cerimonia per il conferimento della laurea honoris causa a 50 anni dalla scomparsa al principe della risata Antonio De Curtis.
Totò non era solo un grande attore, capace di passare dal comico al drammatico con una facilità e una naturalezza impressionante, con una mimica facciale e una espressività che forse manco Charlie Chaplin era in grado di produrre. Totò era un gigante della cultura, uno dei pochi capaci di raccontare col sorriso sulla bocca i peggiori vizi itali








ci e interpretare le migliori virtù. Totò è stato sicuramente  ambasciatore del sorriso e della napoletanità nel mondo, non solo in Italia. Napoli con questa laurea premio uno dei suoi figli migliori. L’Università di Napoli, la Federico II, ancora una volta mostra di essersi aperta alla città, di guidare la riscossa morale e culturale della metropoli bistrattata e del Sud, anche con queste iniziative che non premiano solo l’uomo Totò, ma un filone attoriale, artistico, autoriale, comico, culturale di cui Antonio De Curtis era sicuramente uno degli interpreti migliori. In vita nessuno se ne era accorto. Da morto, almeno l’Università, col Magnifico (davvero) Rettore Gaetano Manfredi, l’ha capito ed ha colmato queste mancanze. Totò era stato amato dai napoletano e dagli italiani, un po’ meno dal cosiddetto establishment. La scelta poi di affidare la Laudatio al ragazzo di Foggia, e cioè al grandissimo show man Renzo Arbore, è un’altra meravigliosa mossa azzeccata dell’Ateneo Federiciano. Nessuno più e meglio di Arbore, foggiano di nascita, pugliese doc ma napoletano di animo e di elezione, cittadino di un Sud che si sente napoletano in senso lato, poteva rendere omaggio a Totò usando le parole migliori, i ricordi più belli “non di un attore qualunque ma di un fenomeno che ha condizionato generazioni di attori, cominci e registi del cinema italiano”.  


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