"LIBERO", SÌ, ANCHE DI SCRIVERE CAZZATE

La domanda è: può un giornale che si dice Libero sparare titoli in prima pagina del tipo "Piagnisteo Napoletano" e spiegare che i napoletani si lamentano del fatto che negli stadi del Nord e del centro Italia o comunque negli stadi frequentati anche da esseri subumani si fa il tifo per il Vesuvio che deve lavare col fuoco chi ci abita sotto (e anche sopra, ahimè)?
Può un giornale minimizzare o comunque spargere camomilla o ridurre a cose da stadio i cori razzisti o i beceri insulti contro i napoletani richiamando gli anni del colera, divertirsi per i 3 mila morti del terremoto in Irpinia (perchè anche l'Irpinia è Sud e dunque è Napoli) o fingere che quei coretti usciti anche dalla bocca del leader leghista Matteo Salvini e consimili idioti che si dilettano in questo gracchiare sono divertenti goliardate?
Il giornale di nome Libero, l'hanno chiamato così, potevano anche chiamarlo "Vaffanculo" o anche (perchè no?) "Sudici di merda", l'ha fatto. Per la verità lo fa spesso, tira fuori spesso il titoletto ad effetto per fare incazzare la gente del Sud. Spesso su "Libero" leggiamo articolesse anche di famosi giornalisti (molti lo sono perchè strapagatio e perchè la mattina da contratto apprendono dal loro capo quello che devono pensare) sui "partenopei che sono assenteisti ma pretendono più assunzioni" o ancora dei napoletani assunti "nel pubblico sono il doppio che al nord" oppure "attaccano l'arbitro pure quando hanno torto" fino a "hanno venduto Higuain e frignano dimenticando di avere comprato Maradona". E altre cose del genere che a me sembrano idiote, però poi c'è chi le legge e si diverte e dunque Libero, di proprietà dell'imprenditore Antonio Angelucci, a queste cose dà spago.
Per il titolo Piagnisteo Napoletano e certi contenuti di quel titolo comparso nella edizione del 2 marzo passato, l'editore e il direttore di Libero (che è Vittorio Feltri da Bergamo) sono stati querelati da Carmine Ippolito e Pietro Diodato in nome e per conto del Gruppo Azione Meridionale del quale sono componenti. Per i querelanti Libero è un giornale razzista, incita all'odio razzista e altre accuse che potete leggere nel documento che accludo. Non so se ci sarà un giudice che delibererà mai su questa querela, certo è che io sono per la libertà assoluta in tema di informazione. Cioè per me Libero può scrivere tutte le idiozie che vuole perchè sono contrario ad ogni forma di compressione del diritto all'informazione. Certo è fastidioso leggere spesso certi giudizi sul sud o su Napoli che non hanno alcun fondamento, ma si sa rientrano in quello sport nazionale che si chiama rappresentazione agiografica e stereotipata del meridione. Al sud lo sappiamo e dunque non siamo interessati a leggere Libero, soprattutto perché liberamente scrive spesso sul Sud cose senza senso. 
Certo è che fa specie che a consentire questa linea editoriale sia quell'Antonio Angelucci, il proprietario di Libero, che è abruzzese, che fa montagne di soldi con le risorse della sanità pubblica e che da sempre bazzica il centrodestra.

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