IL PIANO PER "UCCIDERE" VITTORIO PISANI NON È STATO SVENTATO BENCHÉ IL MAFIOSO LO RUSSO SIA UN CALUNNIATORE

Salvatore Lo Russo. Non lo dimenticate questo nome. Ne sentirete parlare ancora. E tanto. Questo signore Lo Russo, pluripregiudicato per reati mafiosi, pluriomicida e mandante di omicidi (l'ordine giudiziario italiano sta facendo il punto sul bagno di sangue ordinato da questo signore a Napoli e dintorni) diventato collaboratore di giustizia ma non una vergine immacolata, ha avuto un ruolo importante nella storia recente di questo Paese mai diventato comunità. Il signor Lo Russo ha messo fuori gioco Vittorio Pisani, uno dei più brillanti funzionari di polizia che avessimo mai avuto in Italia, specializzato in caccia e arresto di mafiosi eccellenti. Pisani per tre anni si è dovuto difendere dalle calunnie del boss mafioso Lo Russo che lo aveva accusato di aver aiutato il suo clan (accusa infamante) e altre fandonie e porcherie messe in fila con criterio scientifico. Insomma roba che non poteva pensare questo Lo Russo. Pisani in silenzio si è difeso. È stato messo per un poco da parte dalla sua Amministrazione (ora ha un ruolo di direttore all'Immigrazione e alle Frontiere), Lo Russo invece ha collezionato già due condanne per calunnia per circa 6 anni ulteriori di carcere. Oltre a far sorgere qualche dubbio sulla sua attendibilità di collaboratore di giustizia. Il suo lavoro sporco però il signor Lo Russo l'ha fatto. Doveva infangare Vittorio Pisani e ci è riuscito. Doveva farlo fuori quando era lanciato verso la direzione della polizia di Stato, e l'ha fatto. Doveva metterlo fuori gioco? L'ha fatto. Voi direte: sì ma ora Pisani è stato assolto, con formula piena, il suo calunniatore è stato condannato. Certo, è vero. Ma al Viminale lo sanno che Pisani deve essere risarcito e che il Paese ha bisogno di riparlare di lotta alla mafia arrestando i mafiosi? O forse sapevano già qualcosa su quello che doveva capitare a Pisani? Ardua sentenza! Bisogna aspettare per capire.

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