CLAN MALLARDO, LA COSCA CHE AVEVA IL MONOPOLIO DELLA VENDITA DI DROGA PANE

L’ultima inchiesta della procura distrettuale Antimafia di Napoli  svela gli affari del clan di camorra dei Mallardo, tra i più potenti militarmente ed economicamente, del napoletano.. 

Non solo il traffico di droga, le estorsioni, l’azzardo, le infiltrazione nelle istituzioni per taroccare appalti pubblici e monopolizzare quelli privati, ma anche il controllo della filiera della produzione e della distribuzione del pane in provincia di Napoli con sue aziende.
Un controllo così forte così capillare che consentiva alle aziende della cosca persino di determinare il prezzo di questo genere di prima necessità. In pratica ogni giorno nelle granfi catene di distribuzione alimentari del Napoletano veniva venduto pane della camorra, il che significava che migliaia diu cittadini finanziavano con l’acquisto del pane la cosca camorristica originaria di Giugliano, terza città della Campania per numero di residenti. Con questo nuovo colpo assestato al clan Maliardo nel corso di una operazione congiunta di Carabinieri, Dia, Finanza e polizia di stato, gli inquirenti provano anche a togliere i beni che i boss hanno accumulato col crimine oltre a indebolirli con nuovi arresti. Questa volta finiscono in cella Anna Aieta e Salvatore Lucente, moglie e genero del padrino Francesco Mallardo…da anni al 41 bis. Altri due arrestati sono imprenditori, considerati bracci economici della organizzazione criminale. Agli arrestati sono stati sequestrati beni immobili e aziende per un valore di 12 milioni di euro.

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