ANTONIO IOVINE DETTO O NINNO SI PENTE, ERA IL CAPO DEL CLAN DEI CASALESI. TREMANO GLI INSOSPETTABILI
Prima la revoca dei suoi avvocati. Poi il trasferimento dal carcere di massima sicurezza di Badu e Carros dove era detenuto al regime del 41 bis in localita' segreta. Infine i familiari, quasi tutti, spariti nottetempo da Casal di Principe e San Cipriano di Aversa. Tre segnali inequivoci di una scelta. Antonio Iovine, 50 anni, uno dei capi dei capi del clan dei Casalesi, sta collaborando con i magistrati dell'Antimafia di Napoli. A 3 anni e mezzo dal suo arresto, tutti passati in una cella di isolamento, il padrino di Gomorra si e' arreso allo Stato italiano. Sta parlando. Da qualche settimana sta raccontando l'impero militare ed economico dei Casalesi, cosca ai cui vertici c'e' stato lui, assieme a Michele Zagaria nell'ultimo decennio. Due padrini, il cui destino e' legato a questo uomo: Vittorio Pisani, un tempo capo della squadra mobile di Napoli. Entrambi quando sono stati stanati nei loro covi, la prima faccia dello Stato italiano che hanno visto e' stata quella di Vittorio Pisani. Adplomb britannico, buongiorno signor Iovine, lei e' in arresto....Mai visto esultare. Eppure Pisani sembrava un poliziotto eroe, e magari lo e' davvero. Per ora e' ancora nella polvere. Indagato, rimosso e infine assolto da accuse mosse da un camorrista pentito che lo voleva tra i suoi fiancheggiatori.
Se Iovine oggi parla e' anche merito suo oltre che dell'eccezionale lavoro e valore dei magistrati della procura distrettuale antimafia di Napoli che per anni, nel silenzio, con i mezzi che hanno, e a prezzo di sacrifici enormi, hanno ridotto ai minimi termini la potenza militare ed economica dei padrini di Gomorra.
La decisione di O Ninno e' la svolta definitiva per azzerare definitavamente la piovra dei Casalesi: O ninno sta spiegando ai pm da due mesi non solo omicidi, guerre intestine, alleanze con la mafia e la ndrangheta nell'approvvigionamento della droga. O Ninno sta mettendo nero su bianco le dichiarazioni piu' importanti che un capo pentito possa fare allo Stato che lo ha costretto alla resa. Antonio Iovine conosce a perfezione, perche' ne era l'artefice, il patto scellerato tra i padrini di Gomorra e imprenditoria, politici di livello nazionale, capitani d'industria e pezzi deviati dello Stato. O Ninno non era solo il capo militare. E se lui parla,
c'e' un mondo di mafia che per decenni si confondeva con lo Stato, lo permeava, lo infiltrava, che cade. O Ninno ha da dire soprattutto su scalate economiche sospette a imprese nazionali, giornali, squadra di calcio. Insomma o Ninno sa tutto.
Che cosa ci guadagna? E' giovane, non ha ancora 50 anni e puo' godere degli enormi benefici, ha figli perfettamente inseriti nella vita della borghesia romana e campana, un patrimonio immenso che puo' in parte salvare.
Se Iovine oggi parla e' anche merito suo oltre che dell'eccezionale lavoro e valore dei magistrati della procura distrettuale antimafia di Napoli che per anni, nel silenzio, con i mezzi che hanno, e a prezzo di sacrifici enormi, hanno ridotto ai minimi termini la potenza militare ed economica dei padrini di Gomorra.
La decisione di O Ninno e' la svolta definitiva per azzerare definitavamente la piovra dei Casalesi: O ninno sta spiegando ai pm da due mesi non solo omicidi, guerre intestine, alleanze con la mafia e la ndrangheta nell'approvvigionamento della droga. O Ninno sta mettendo nero su bianco le dichiarazioni piu' importanti che un capo pentito possa fare allo Stato che lo ha costretto alla resa. Antonio Iovine conosce a perfezione, perche' ne era l'artefice, il patto scellerato tra i padrini di Gomorra e imprenditoria, politici di livello nazionale, capitani d'industria e pezzi deviati dello Stato. O Ninno non era solo il capo militare. E se lui parla,
c'e' un mondo di mafia che per decenni si confondeva con lo Stato, lo permeava, lo infiltrava, che cade. O Ninno ha da dire soprattutto su scalate economiche sospette a imprese nazionali, giornali, squadra di calcio. Insomma o Ninno sa tutto.
Che cosa ci guadagna? E' giovane, non ha ancora 50 anni e puo' godere degli enormi benefici, ha figli perfettamente inseriti nella vita della borghesia romana e campana, un patrimonio immenso che puo' in parte salvare.
Commenti