CENTOMILA IN PIAZZA A NAPOLI PER DIRE NO ALLA CAMORRA DEI RIFIUTI E RICORDARE CHE CI SONO ANCHE I BAMBINI CHE MUOINO DI CANCRO E TUMORI GRAZIE AI MAFIOSI CASALESI E AL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI

La pioggia battente non fa fermato il fiume di persone che sono arrivate a Napoli per dire no alla camorra dei rifiuti interrati, per dire stop al biocidio. Erano in 70mila, forse 100mila, hanno sfilato da piazza Mancini fino a piazza del Plebiscito per  chiedere bonifiche, spegnere i roghi tossici e per ricordare a tutti i morti ed assicurare un futuro ai bambini. Un corteo variegato - un fiumeinpiena  - composto da mamme e bambini, da uomini delle istituzioni, dello spettacolo, da rappresentanti dei vari comitati della Terra dei fuochi e da uno sparuto gruppo di contestatori che ha urlato contro tutti, anche quando, quasi al termine della manifestazione, padre Maurizio Patriciello (il sacerdote antiroghi di Caivano) ha nominato il Capo dello Stato e il cardinale Crescenzio Sepe, per ricordare il loro impegno per i cittadini napoletani. I manifestanti hanno detto ''vogliamo vivere'' e chiesto subito la bonifiche delle aree inquinate ritenendo pero' che lo strumento della legislazione speciale non sia quello piu' adeguato. La priorita', hanno detto, ''deve essere quella della mappatura''. 
''Mi sento come un padre al quale hanno stuprato un figlio'', ha detto don Patriciello dal palco denunciando che oggi ''tutti si nascondono dietro la camorra ma alla camorra qualcuno ha dato i veleni affinche' venissero smaltiti in questa terra''. Ad aprire il corteo lo striscione con la scritta 'No al biocidio'. Nessuna bandiera di partito. Ed alcuni manifestanti hanno chiesto, in maniera anche abbastanza decisa, che anche i gonfaloni dei Comuni - ad iniziare da quello di Napoli - sfilassero nelle seconde file. 'Unfiume in piena' che ha attraversato la citta' per ''chiedere giustizia per i morti (i bimbi deceduti sono stati ricordati con un minuto di silenzio) e un futuro per i bambini'', come hanno detto i manifestanti. Toccante la testimonianza dal palco, il ricordo di una mamma che ha perso il suo bimbo di due anni. Parole, ha detto che ''non vogliono essere la fiera delle emozioni al buon mercato'' ma che hanno rappresentato un monito a fare presto. Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e' sceso in piazza, facendo un breve tratto del corteo, ''come un semplice cittadino e senza fascia tricolore''. Tra gli amministratori anche alcuni di Comuni del nord di Italia, oltre a diversi primi cittadini della Campania, per dare solidarietà agli abitanti di una terra che, come ha detto, don Patriciello ''e' moribonda ma non vuole morire''. 

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