DEBITI PUBBLICA AMMNISTRAZIONE: CALDORO, RIEQUILIBRARE DECRETO LEGGE E CREARE TESORERIA UNICA
Il decreto per il pagamento dei debiti
degli enti locali nei confronti delle imprese va reso piu'
equo, perche' cosi' com'e' "premia chi ha in cassa una rendita
maggiore, dovuta a un divario storico, e non chi dimostra di
saper amministrare meglio". A ribadirlo e' il presidente della
Regione Campania, Stefano Caldoro, a SkyTg24 Economia,
proponendo di creare una "unica 'tesoreria' di pagamento",
sulla scia del "modello spagnolo e come ci chiede di fare il
governo per la sanita'". Dopo aver spiegato che,
"complessivamente, il debito commerciale della Regione e' piu'
o meno il 10% di quello complessivo a livello nazionale,
probabilmente vicino ai 4 mliardi di euro", Caldoro fa notare
che, in virtu' del testo varato dal governo, "chi ha cassa puo'
pagare, mentre chi non si trova in questa situazione, al di la'
della virtuosita' e per ragioni di divario storico, deve
indebitarsi ricorrerendo al fondo creato dallo Stato e questo
ha un costo". E' questo "uno dei punti deboli del decreto",
perche' "se ognuno gestisce la propria rendita di posizione,
continueremo a dividere il Paese". L'obiettivo della Campania
e' quello di "pagare tutti il prima possibile - chiarisce - ma
cosi' questo decreto finisce per differenziare le imprese di
una parte del Paese dalle altre", mentre "una misura piu' equa
permetterebbe di pagare a tutti e subito". Il Paese nei
prossimi anni "si misurera' sulla competitivita' - sottolinea
Caldoro - e quindi bisognera' valutare gli enti locali sulle
capacita' di amministrare bene e non sulla rendita. Sarebbe
come premiare chi e' piu' ricco di famiglia invece di chi e'
piu' capace".
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