SEQUESTRO BENI PER 4 MILIONI DI EURO ALL'IMPRENDITORE RENATO GRASSO


Nell’aprile 2009, il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli eseguiva un’importante operazione di polizia, denominata “HERMES”, che permetteva di fare piena luce su una vasta ed articolata organizzazione facente capo all’imprenditore napoletano GRASSO Renato e posta a disposizione della camorra napoletana, del “Clan dei casalesi” e della mafia siciliana, dedita sistematicamente all’acquisizione, alla costituzione e alla gestione illecita di imprese operanti sull’intero territorio nazionale nel settore dei giochi pubblici e delle slot machine illegali.

Proprio nell’aprile 2009 veniva data esecuzione ad una prima ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 34 soggetti, con il contestuale sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 155 milioni di euro.

In data odierna, in prosecuzione di più approfondite indagini finanziaria e patrimoniali, i Finanzieri del Comando Provinciale partenopeo hanno eseguito un ulteriore decreto di sequestro preventivo di beni immobili, dati da un terreno e da un intero corpo di fabbricato composto da ben 11 appartamenti, emesso dal GIP di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del citato GRASSO Renato e di altri soggetti coinvolti nella specifica vicenda.

Le indagini hanno consentito di accertare che GRASSO Renato - avvalendosi della complicità di alcuni intermediari, tali MELFI Giuseppe e IANNELLI Luigi - aveva attribuito fittiziamente ad un prestanome tale IACOLARE Giovanni la proprietà di un terreno e di una palazzina composta da complessivi 11 appartamenti ubicati nel Comune di Marano di Napoli (NA).

Tali beni, il cui valore complessivo è stato stimato in circa 4 milioni di euro, sono stati sequestrati in quanto è stata dimostrata in maniera evidente la loro fittizia intestazione nonché la netta sproporzione tra il loro valore di mercato e la situazione reddituale – del tutto irrisoria - dei soggetti che ne risultavano formalmente i proprietari.

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