LEGALITA': INAUGURATO NUMERO VERDE 800900767 ANTIRACKET A POZZUOLI ALLO SPORTELLO SONO GIA' GIUNTE UNA DECINA DI DENUNCE DI 'PIZZO'

Lo sportello antiracket inaugurato questa mattina dal comune di Pozzuoli e' gia' attivo. Al numero verde sono giunte gia' dieci chiamate per denunciare fenomeni estorsivi presenti sul territorio. A annunciarlo Luigi Cuomo, responsabile nazionale di SOS Impresa. ''Lo sportello antiracket gia' sta riscuotendo successo in una terra martoriata dal clan Longobardi-Beneduce per le estorsioni e il dilagante fenomeno dell'usura. Ancora prima dell'ufficializzazione dello sportello sono arrivate al nostro numero verde - ha detto Cuomo - dieci chiamate per denunciare fenomeni di vessazione. Ecco lo sportello servira' proprio a frenare i due aspetti piu' invasivi della criminalita' organizzata: l'estorsione e l'usura''. 'L'amico giusto' e' questa la denominazione che l'amministrazione comunale di Pozzuoli ha voluto dare al Progetto legalita' cui e' legato appunto lo sportello antiracket che avra' sede al Mercato Ittico all'ingrosso di via Fasano. ''Lo sportello - ha detto il sindaco, Vincenzo Figliolia - deve essere il simbolo alla lotta alla malavita organizzata e costituisce per noi un momento importante: un primo passo per il nostro programma che punta al bene comune''. Lo sportello in citta' operera' a fianco della fondazione Paulus attiva dal 2010, della Caritas diocesana e delle associazioni impegnate nel sociale. L'inaugurazione, in una sala al primo piano della struttura mercatale che sorge nel porto di Pozzuoli, e' avvenuta con la partecipazione di oltre cento allievi delle scuole superiori della citta'. Lo slogan utilizzato e': ''Comune di Pozzuoli contro il sistema della camorra: No al racket! No all'usura! Denuncia e chiedi assistenza alle forze dell'ordine e al numero verde 800900767''. Questo messaggio compare nella home page del sito internet istituzionale del Comune di Pozzuoli (www.comune.pozzuoli.na.it). E' un invito esplicito rivolto a cittadini, imprenditori, commercianti a ribellarsi al pizzo e all'usura imposti dalla camorra.

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