IN SICILIA VINCE CROCETTA MA PERDONO TUTTI PERCHE' LA DEMOCRAZIA E' IN AFFANNO. SOLO GRILLO PUO' DIRSI CONTENTO DEI RISULTATI PERCHE' STRAVINCE MA NON DEVE GOVERNARE

Facciamo un po' di conti. Le elezioni siciliane hanno portato alle urne meno del 50 per cento degli aventi diritto al voto. Se, come pare, dovessero confermarsi i numeri che vogliono Rosario Crocetta eletto governatore della Sicilia con un consenso di poco superiore al 30 per cento, saremmo di fronte ad un dato che ognuno può interpretare come gli pare ma che nei fatti ci dice che lo ha eletto meno del 14 per cento dei siciliani. Qualcuno dirà: è la democrazia, bellezza! Ed è vero. Ma una democrazia che un po' affanna, che almeno ai siciliani non piace un granchè. Insomma, comunque vada e comunque la pensiamo, se è vero che la Sicilia anticipa qualcosa di quello che potrebbe accadere a livello nazionale, siamo messi male. Non perchè abbia vinto Crocetta, ovviamente, ma perchè la disaffezione alle urne sembra il dato più interessante che emerge da questa consultazione amministrativa. Tutto questo, ovviamente, senza tacere che gli unici che possono dire di aver vinto sono i grillini, e cioè quel movimento politico che riempie le piazze e anche le urne con una proposta politica e di democrazia diretta (col web, senza web, con le idee più o meno condivisibili) che fa breccia. E la vittoria del Movimento Cinque Stelle è doppia. Convince molti elettori, incassa una grande vittoria e non deve governare una regione ingovernabile e senza soldi in cassa.   

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