PRANZO PER MILLE POVERI ORGANIZZATO DALLA COMUNITA' DI SANT'EGIDIO

Oltre 1000 persone il giorno di Natale hanno pranzato e fatto festa con la Comunita' di Sant'Egidio. La chiesa di San Pietro martire dopo la celebrazione della messa, a cui ha partecipato il Prefetto di Napoli, e' stata trasformata in una grande sala da pranzo dove 200 ospiti d'eccezione hanno pranzato con il Cardinale Sepe. Anziani, senza fissa dimora, stranieri, rom, disabili, malati, famiglie povere, mendicanti, sono stati i commensali di questo banchetto speciale. Ricco il menu': lasagna, spezzatino di tacchino alla cacciatora, patate al forno, funghi trifolati, frutta fresca, frutta secca, panettone, spumante nel rispetto della piena tradizione natalizia. Alla fine Babbo Natale ha portato un regalo per tutti, un regalo personale, pensato per ciascuno, proprio come si fa in famiglia. Altri 550 poveri hanno pranzato a pochi passi di distanza, nella Basilica dei Ss. Severino e Sossio, sistemati tra la Basilica Superiore e quella inferiore dove e' andato a fare un saluto anche li' il cardinale Sepe, mentre nella chiesa di Santa Croce, nel cuore della vecchia Ponticelli, 50 poveri sono stati accolti dal parroco, don Enzo Bernabe' che assieme alla Comunita' di Sant'Egidio ha voluto per la prima volta trascorre il Natale pranzando con i poveri del quartiere. Altri pranzi si sono volto all'Istituto Signoriello con 12 anziani, all'Istituto Villa S. Giuseppe di Villaricca con 35 anziani, e una festa di Natale ha coinvolto i 40 anziani che sono ospitati nell'Istituto Regina delle Vittorie a Ponticelli. Pranzo di Natale anche nella casa famiglia per anziani della Comunita' di Sant'Egidio dove 10 anziani hanno fatto festa e nella sede della comunita' di San Giovanni a Teduccio con 60 ospiti. Una grande tavolata nella nostra citta', che ha voluto coinvolgere i poveri, i piu' soli perche' il Natale e' il giorno piu' bello dell'anno, ma puo' diventare anche una data triste per quanti sono in difficolta' e non hanno nessuno con cui fare festa. Numerosi quelli che sono venuti ad aiutare: persone che hanno voluto trascorrere un Natale solidale, e che fa capire come proprio nei momenti di crisi e di difficolta' emerga una larga solidarieta' e un desiderio di essere vicini alle persone che soffrono. Ma l'amicizia con i poveri non finisce il giorno di Natale, prosegue nella vita quotidiana. La Comunita' di Sant'Egidio, infatti, ogni giorno e' vicina a chi e' nel bisogno con la distribuzione di pasti, abiti, coperte, con la scuola di italiano per gli immigrarti e i rifugiati, la visita e il sostegno agli anziani soli, la scuola della pace per i bambini italiani e rom, la visita ai carcerati e tanto altro.

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