GIALLO PER LA MORTE DI SALVATORE VIVENZIO. ORA LA POLIZIA PROPENDE PER IL SUICIDIO

Sarà l’autopsia a chiarire definitivamente il giallo della morte di Salvatore Vivenzio, 60 anni. A trovarlo senza vita in questa casa di Pianura, quartiere della periferia di Napoli, è stata la moglie. Accanto alla testa dell’uomo c’era una corda, vicino al corpo un coltello insanguinato. Una prima ricognizione del cadavere e l’esame della scena del crimine non chiarisce senza ombra di dubbio se si è trattato di un suicidio o se invece qualcuno possa aver ucciso Salvatore e poi inscenato un suicidio mettendogli la corda vicino collo. Di certo non ci sono segni di scasso sulla porta o effrazioni alle finestre, così come non risulta essere stato portato via qualcosa di valore o soldi dalla casa. Salvatore Vivenzio, secondo quanto raccontato dalla moglie, interrogata a lungo dalla polizia, era choccato dalla perdita qualche giorno fa del posto di lavoro come carrozziere. Senza lavoro e senza soldi, alla sua età, l’aveva psicologicamente colpito. Una situazione che di certo gli pesava. E che potrebbe averlo indotto all’estremo gesto. In attesa dell’autopsia, però, la polizia, che pure aveva parlato di omicidio, dopo aver interrogato la moglie di Vivenzio e altri familiari sembra coltivare più di un dubbio.

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