ARCHEOLOGIA: FERRANTE II D'ARAGONA, SCOPERTA CORONA DI PIDOCCHI SULLA TESTA DEL RE

Una "corona" di pidocchi per la testa del re. Resti dei piccoli e fastidiosi insetti sono stati ritrovati nella mummia del re di Napoli Ferrante II d'Aragona (1467-1496), detto Ferrandino, figlio primogenito di Alfonso II e Ippolita Maria Sforza. Lo rivela un articolo del professore Gino Fornaciari, docente di paleopatologia all'Universita' di Pisa, pubblicato sul nuovo fascicolo della rivista "Archeologia Viva" (Giunti editore), riferendo dei risultati delle recenti indagini scientifiche condotte nella basilica di San Domenico Maggiore a Napoli che custodisce 38 sarcofagi lignei contenenti i corpi di 10 principi aragonesi e di altri nobili napoletani deceduti nel XV e XVI secolo. La presenza dei pidocchi, scrive Fornaciari, "attesta come nell'Italia del Rinascimento il 'popolare' parassita non disdegnasse l'ospitalita' di personaggi al vertice della scala sociale". Dalla mummia di Ferrante II (salito al trono nel 1495 a 28 anni e morto di malaria pochi mesi dopo, il 7 ottobre 1496) e' stato possibile prelevare alcuni capelli e peli pubici. Al microscopio l'esame dei capelli ha rivelato la presenza della parte terminale di una zampa e della parte inferiore di due addomi di pidocchi adulti del capo. Inoltre sono state trovate sette lendini (uova) incomplete, attaccate a capelli, e altri cinque frammenti di lendini.
Lo stesso esame condotto sui peli pubici ha rivelato due frammenti di lendini. Cosi' e' stato possibile dedurre che il re Ferrante II era affetto da un'infestazione di due tipi diversi di pidocchi, il "Pediculus capitis", pidocchio del capo, e il "Pthirus pubis", pidocchio del pube.

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