ACERRA, LE CASE TOLTE ALLA CAMORRA VERRANNO ATTRIBUITE AI ROM. E' POLEMICA IN CONSIGLIO COMUNALE

Una delibera di Giunta per assegnare ad immigrati e rom due villette confiscate alla camorra, scatena le polemiche ad Acerra, nel Napoletano, dove i rappresentanti di una lista civica, annunciano un'interrogazione al sindaco Tommaso Esposito, per capire i criteri di assegnazione dei due fabbricati. Una delibera che, secondo il sindaco, e' "un'integrazione ad un progetto approvato dal commissario prefettizio" che ha guidato il comune nei mesi precedenti alle ultime elezioni amministrative, ma che, secondo Mimmo Paolella, segretario della civica 'Lista Trenta', poteva anche andare incontro "alle esigenze di tanti cittadini meno abbienti che hanno bisogno di un tetto". L'atto contestato dai rappresentanti di minoranza, prevede, di fatto, l'integrazione per l'acquisizione di due fabbricati confiscati alla camorra da destinare al progetto ministeriale 'Integra'. "Un progetto - spiega il sindaco Esposito - che abbiamo voluto integrare all'accoglienza di tutti gli immigrati, e non solo dei rom. Ma voglio sottolineare che lo stesso progetto era gia' stato approvato dal commissario prefettizio che ci ha preceduto, ed il finanziamento prevede la finalizzazione all'accoglienza degli stranieri, in particolare dei rom, quindi non puo' essere considerato di edilizia pubblica". Di diverso parere Paolella, il quale ha annunciato che il consigliere Antonio Laudando, esponente della lista, domani presentera' un'interrogazione per "capire i criteri di assegnazione dei due immobili, che superano, in totale, i 310 metri quadrati di superficie". "Con le opportune modifiche - aggiunge - si potrebbe dare un tetto alle tante famiglie di Acerra, soprattutto a quegli anziani che vivono con la pensione minima e con quella devono anche pagare il fitto. Non abbiamo nulla da dire sulle finalita' del progetto, ne' tantomeno sull'assegnazione ai rom, o agli immigrati, ma vorremmo capire i criteri di priorita', visto che sul nostro territorio gia' insiste un insediamento nomade dove sono stati sistemati prefabbricati forniti dalla passata amministrazione comunale".

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