GIOVANNI OCCHIELLO (SNATER): "IL CENTRO DI PRODUZIONE RAI DI NAPOLI MUORE SOTTO GLI OCCHI INDIFFERENTI DI TUTTI". PETIZIONE A NAPOLITANO CON 400 FIRME

"I dipendenti della Rai di Napoli chiedono di lavorare. Il Centro napoletano muore nell'indifferenza della politica nazionale e della Regione Campania che pensa solo a finanziare gli studios cinematografici nell'area di Bagnoli e non è in grado di proporre soluzioni che salvino gli esistenti studi napoletani della Rai". E' quanto dichiara Giovanni Occhiello, responsabile settore radiotelevisioni del sindacato Snater. "Tutti indifferenti - prosegue Occhiello - dinanzi a quella che poi si definirà come una morte annunciata di un sito culturale d'eccellenza di Napoli e del Meridione. La dirigenza Rai - continua - dovrà dare risposte: sui tanti appalti ai privati; sulle produzioni che a Napoli non arrivano, mentre a Roma se ne fanno tante da far scoppiare gli studi televisivi aziendali e per questo si ricorre anche al fitto di siti privati; sul fatto che a Milano - aggiunge il rappresentante Snater- si parli di costruire un altro centro di produzione nell'area dell'Expo; sui costi per gli studi ed il personale inutilizzato a Napoli. Il posto di lavoro dei dipendenti, per ora, non è in pericolo ma, continuando così, il tracollo sarà inevitabile. La nostra - conclude Occhiello- è anche una lotta per difendere il servizio pubblico e il denaro dei cittadini che pagano il canone". "Per domani, giovedì 10 dicembre, in occasione della visita di alcuni dirigenti nazionali della Rai - annuncia Occhiello - ci sarà un sit-in dei lavoratori fuori ai cancelli della sede Rai di Viale Marconi a Fuorigrotta". Nei giorni scorsi i dipendenti del Centro Rai di Napoli hanno inviato una lettera, accompagnata da 400 firme, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al quale hanno espresso le loro preoccupazioni.

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