STRAGE DI CASTELVOLTURNO, SETOLA E I SUOI AMICI KILLER SUL BANCO DEGLI ACCUSATI PER LA CARNEFICINA DI IMMIGRATI SULLA DOMIZIANA

E' in corso davanti alla Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il processo contro Giuseppe Setola, capo del gruppo di fuoco dei Casalesi, e altri cinque affiliati, accusati della strage di Castel Volturno (Caserta) del 18 settembre 2008 quando furono uccisi a colpi di pistola e kalashnikov sei immigrati africani e due rimasero gravemente feriti.
Dopo una lunga camera di consiglio, la corte, presieduta da Elvira Capecelatro, giudice a latere Maria Francica e sei giurati, ha accolto le richieste di costituzione di parte civile nei confronti degli imputati. Sono stati ammessi alla parte civile i parenti delle vittime, il Comune di Casal di Principe (Caserta) roccaforte del clan, l'associazione "Mo' basta" che raggruppa associazioni, sindacati, Agrorinasce e la Camera di commercio di Caserta presieduta da Francesco Marzano di Confindustria Caserta; il Centro Sociale 'Ex Canapificio' di Caserta, che da anni opera a favore degli immigrati. Non è stata accettata, invece, la richiesta di costituzione di parte civile della Giunta regionale della Campania per una carenza nella legittimiazione nella nomina del sostituto processuale, mentre la corte si è riservata sulla richiesta del Comune di Castel Volturno (Caserta) che sarà discussa e probabilmente sanata alla prossimo udienza del processo, prevista per il prossimo 23 novembre. Rigettata anche la richiesta di costituzione di parte civile di altri ghanesi che hanno affermato di essere familiari di alcune delle vittime della strage, non essendo stato documentato il legame di parentela.
Il pm dell'antimafia è Alessandro Milita. In aula, dietro le sbarre, c'erano oggi due degli imputati: Davide Granato e Antonio Alluce. Collegati in videoconferenza, invece, Giuseppe Setola e Giovanni Letizia dal carcere di Opera di Milano e Alessandro Cirillo da quello di Cuneo. In aula, protetto dalle forze dell'ordine e con il volto parzialmente coperto da un cappuccio, c'era anche uno degli immigrati rimasto gravemente ferito nella strage e che si trova ora sotto protezione insieme con la moglie. I cinque imputati, che hanno chiesto e ottenuto di non essere ripresi durante l'udienza, insieme con Oreste Spagnuolo, pentitosi subito dopo l' arresto, sono stati rinviati a giudizio dal gup di Napoli perchè ritenuti gli autori della cosiddetta strage di San Gennaro, avvenuta a Castel Volturno (Caserta) il 18 settembre di un anno fa. Setola e gli altri coimputati sono, in particolare, accusati di avere ucciso sei immigrati africani che si trovavano all'interno e all'esterno di una sartoria, la 'Ob-Ob Exotic Fashion' gestita da cittadini del Ghana. Il pm ha depositato un supplemento di indagine che sara' oggetto di valutazione della difesa alla prossima udienza. Tra le richieste avanzate dal pm alla corte, quelle di acquisire anche alcuni cosiddetti atti non ripetibili. Il pentito Oreste Spagnuolo, sara' invece giudicato con un diverso processo in quanto e' stato ammesso al rito abbreviato.

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