CASA A LUCI ROSSE CON PROSTITUTE SUDAMERICANE CHIUSA DAI CARABINIERI ALLA PERIFERIA DI MERCOGLIANO

Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Mercogliano hanno fatto irruzione all’interno di una nuova casa di prostituzione, questa volta situata all’interno di una villetta di via Antonio De Curtis. Per arrivare alla scoperta di questa nuova alcova a pagamento, i carabinieri hanno utilizzato la solita tecnica. Come di consueto sono stati i condomini che, appena qualche giorno fa, sono andati informalmente a lamentarsi dal Comandante di Stazione perché avevano notato un seccante quanto mai strano via vai in quella zona piuttosto periferica e nascosta della loro cittadina.
I militari hanno subito messo in atto alcuni servizi di osservazione e controllo della zona, con personale in borghese e macchine civetta posizionate sotto la villetta, che ospita all’interno vari appartamenti, allo scopo di monitorare ogni movimento. I carabinieri, all’inizio, hanno fermato alcune delle persone che – benché non residenti in quel condominio – uscivano dallo stabile, interrogandoli sul motivo della loro presenza e scoprendo che quanto sospettato dai condomini corrispondeva al vero e che all’interno dell’appartamento vi era una vera e propria casa di appuntamenti.
I carabinieri, infatti, oltre a notare l’effettiva presenza di un eccessivo via-vai, una volta sentiti (come persone informate sui fatti) quegli uomini che scendevano dall’appartamento sospetto, hanno avuto la certezza che in quelle stanze si consumasse un’attività illecita di prostituzione da parte di due giovani donne latinoamericane, al prezzo di 100 euro a prestazione.
Ieri sera è quindi scattato il blitz dei militari che, dopo aver fatto accesso all’interno dell’appartamento, hanno fermato due donne native della Repubblica Dominicana, Iris di 39 anni e Amelia di 26 anni, entrambe regolari in Italia e munite di permesso di soggiorno emesso dalle autorità di Parma. Oltre alla presenza delle donne, come prova dell’effettivo svolgimento del meretricio, i carabinieri hanno rinvenuto la presenza di denaro contante, sicuro provento dell’attività di prostituzione, preservativi e altro materiale erotico chiaramente attinente all’attività stessa. Questa volta però le ragazze non pubblicizzavano la loro attività mediante il solito A.A.A. sui giornali locali, ma mettendo un vero e proprio annunci erotico su un sito internet affiliato al celebre eBay.it. Infatti, andando sul sito Kijiji.it, alla sezione Incontri per adulti, e sfogliando le zone d’Italia inserendo prima la regione Campania e poi la provincia di Avellino, si poteva vedere il provocante annuncio delle due dominicane che, per l’occasione, si pubblicizzavano con un annuncio intitolato “Gloria bellissima venezuelana mora”. Già dal testo dell’annuncio si poteva evincere che l’attività delle due donne, compendiata anche da 3 foto a dir poco esplicite, avveniva con cadenza giornaliera e anche di domenica fino alle ore 22:00. A conferma che quell’annuncio fosse proprio il loro, il numero di telefono dell’annuncio corrispondeva proprio a uno dei telefoni in uso alle ragazze e sequestrato dai carabinieri nel momento dell’irruzione all’interno della casa.
All’esito degli accertamenti, i militari della Stazione di Mercogliano hanno appurato che l’appartamento in cui le due donne esercitavano il meretricio è di proprietà di un professionista nativo della provincia di Avellino ma impegnato per lavoro fuori regione. Inoltre, dalle visure effettuate è emerso che l’appartamento è stato dato in regolare locazione da un’agenzia immobiliare ad una donna 40enne di Avellino appena un mese fa. Le due ragazze dominicane, interrogate dai carabinieri sulle modalità con le quali avevano avuto accesso all’appartamento, hanno dichiarato che le chiavi di quei locali le erano state consegnate all’interno di una discoteca da una loro connazionale, che le aveva invitate a recarsi in quella casa di Avellino. Le due ragazze, che fino a qualche giorno fa erano ancora in quel di Parma si sono quindi accinte a scendere fino ad Avellino, prendere possesso dell’appartamento e iniziare la loro attività di prostituzione, che quindi era in piedi da appena 5 giorni. Nessuno sfruttamento quindi, ma la responsabilità penale per l’affittuaria dell’appartamento, M.A., pluripregiudicata, che è quindi stata denunciata a piede libero dai carabinieri di Mercogliano per il reato previsto dalla legge Merlin e comunemente chiamato favoreggiamento della prostituzione.
L’appartamento, infine, è stato sottoposto a sequestro penale, onde far cessare l’attività di meretricio che veniva consumata al suo interno e permettere alla magistratura di addivenire alle proprie conclusioni in ordine alle indagini effettuate dai carabinieri di Mercogliano. Per le due latinoamericane, che dalla vicenda non potranno subire alcun provvedimento penale, solo l’onere di ritornare fino a Parma.

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