BLITZ DEI CARABINIERI CONTRO IL CLAN SARNO, 19 ARRESTI. INTIMIDIVANO I PENTITI E LE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET

I piciotti del clan minacciavano di morte e compivano attentati contro familiari di un collaboratore di giustizia per indurlo a ritrattare le accuse già rese ai magistrati. La moglie di un boss, assieme ad un consigliere comunale di Napoli eletto nel Pdci, intimidivano alcuni imprenditori per costringerli a desistere dal proposito di istituire uno sportello antiracket oppure di aprirli ma di riferire loro i nomi di quelli che si iscrivevano. E poi usura, estorsioni e traffico di droga. Accuse che i magistrati della Dda di Napoli hanno contestato a 19 presunti affiliati al clan camorristico Sarno egemone nella zona orientale di Napoli anche in alcuni comuni della provincia vesuviana. Tutti finiti in cella nel corso di un blitz notturno dei Carabinieri nel corso del quale è stata bloccata sul nascere anche una protesta molto accesa di alcune donne …
Nel corso della retata, la Dda ha anche sequestrato beni per un milione di euro ad un imprenditore ritenuto legato al clan considerato egemone a Napoli.

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