LACRIME E RABBIA AL RIONE SANITA' PER L'ADDIO AL PICCOLO ELVIS, IL BIMBO CAPOVERDIANO UCCISO DAL MONOSSIDO DI CARBONIO

La piccola bara bianca circondata e quasi coperta da fiori, decine di pupazzi di peluche, palloncini e cartelloni con foto e biglietti dei compagni di classe. E intorno, loro, i piccoli amici di scuola. E' questa la cornice dell'ultimo saluto a Elvis, il bimbo di sei anni originario di Capoverde morto lunedi' nel popolare quartiere Sanità, a Napoli, per le esalazioni provenienti da un braciere che la madre aveva acceso per proteggerli dal freddo. Tanta la gente che ha riempito la Basilica di Santa Maria alla Sanita', dove si sono svolti i funerali, soprattutto appartenenti alla comunita' capoverdiana oltre a molti bambini. All'ingresso della chiesa, vietata a fotografi e cineoperatori, un cartoncino giallo con scritta a mano con cui la famiglia ringraziava quanti, tra commercianti e genitori della scuola frequentata da Elvis, hanno partecipato al loro dolore.

Commenti