INCHIESTA ARPAC, MASTELLA: MI DIFENDERO' NEL PROCESSO MA CONTRO DI ME UNA PERSECUZIONE SENZA PRECEDENTI

"Mi difenderò nei processi, non dal processo". Clemente Mastella ribadisce la linea già espressa ieri, ma sottolinea di essere vittima di una "persecuzione incredibile, senza precedenti nella storia della politica italiana", e punta l'indice contro i "due pesi e due misure" che a suo dire emergono dall'inchiesta Arpac: "I miei legali mi dicono che sono accusato di una sola raccomandazione, che pero' per me e' reato, per altri no". Intervistato da Monica Setta, a "Il fatto del giorno" su RaiDue, il leader dell'Udeur ripete di avere, come sua moglie Sandra, "le mani pulitissime". "Mi difendero' con le unghie e con i denti, all'interno del sistema, nei processi": ma non rinuncia a una stoccata alla magistratura. "La giustizia e' un conto, quella violenta e' inaccettabile. Ho provato come ministro a fare qualcosa, per una giustizia che sia severa, severissima ma mite". E poi, rileva Mastella, "faccio politica da un'infinita' di tempo, ma le indagini su di me sono cominciate quando sono diventato ministro". "Mia moglie Sandra? Come me, è serenissima ma anche amareggiata. Non possiamo subire senza contraccolpi ogni due anni attentati di questo genere, che creano ripercussioni forti anche nella vita di una famiglia", dice ancora il leader dell'Udeur.

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