VIDEOPOKER COL TRUCCO, CENTINAIA DI SEQUESTRI E DENUNCE NEL NAPOLETANO. LA POLIZIA ACCUSA: SPESSO GIOCANO D'AZZARDO PICCOLI DELINQUENTI

Effettuati controlli da parte degli Agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Napoli su tutto il territorio dell’hinterland napoletano finalizzati alla repressione delle attività illecite nell’ambito dell’articolato sistema dei videogiochi.
Diversi bar, circoli e sale da gioco sono stati sottoposti a verifiche amministrative onde accertare l’esatta applicazione della legge in materia di giochi di intrattenimento col conseguente sequestro di diverse macchine per videogiochi non collegate alla rete: questo è il bilancio di un’operazione condotta di recente dalla Polizia di Stato napoletana.
Gli apparecchi, seppur garantiti come “giochi sicuri”, erano truccati in modo da consentire vincite superiori ai limiti fissati dalla legge. I clienti abituali, giovani e meno giovani, allettati pertanto dalla possibilità di grosse vincite erano invogliati a scommetter somme di denaro sempre più alte.
Nel corso dei controlli la Polizia ha constatato la presenza, opportunamente occultata in stanzette attigue alle sale gioco principali, di vere e proprie aree di gioco d’azzardo dove si realizzava il gioco del poker.

Lo scopo iniziale era quello tipico del poker e cioè quello di realizzare una combinazione vincente di carte cui la macchina assegnava punteggi diversi, dopodichè il sistema consentiva la cosiddetta procedura “Double”. Con quest’ultima era possibile scegliere tra la carta alta e bassa raddoppiando o perdendo tutto il credito e configurando di fatto una vera e propria attività di gioco d’azzardo. L’alea di incertezza infatti non dipendeva più dall’abilità del giocatore ma esclusivamente da ciò che determinava il software del videogioco: in caso di mancata vincita il giocatore perdeva quindi tutti i crediti precedentemente acquisiti al banco del gestore ed inseriti nel videogioco mediante chiavetta elettronica. In pratica l’esito della partita era affidato alla macchina dando al giocatore solo l’illusione di aver utilizzato nel gioco la propria abilità.
L’intervento della Polizia ha quindi consentito non solo di effettuare il sequestro di macchinette mangia soldi, ma anche di interrompere per alcune persone il circuito vizioso della dipendenza ossessiva dal gioco dettata anche dalla necessità di avere denaro contante disponibile per le esigenze più urgenti o molto spesso di reimpiegare il frutto di rapine e scippi con le nuove puntate.
Dal complesso lavoro investigativo è emersa tra l’altro la presenza nel giro di giovani provenienti dai quartieri a rischio, soprattutto nei vari punti gioco dislocati tra i quartieri Spagnoli, Sanità e Pianura, ma anche fuori città.
Il risultato della complessa attività di Polizia Amministrativa condotta dagli Agenti della Questura di Napoli ha portato come risultato sanzioni amministrative per un totale di 48.000 Euro, il sequestro di un centinaio di apparecchiature e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di gestori e proprietari dei locali adibiti alle giocate di cui la maggior parte donne.

Commenti