MALTRATTAMENTO DI ANIMALI, DENUNCIATI DAI CARABINIERI DUE ALLEVATORI IN IRPINIA

Articolata attività dei carabinieri della Compagnia di Montella nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati alla prevenzione e la repressione dei reati connessi al maltrattamento di animali. Nonostante i continui e ripetuti appelli di sensibilizzazione alla cittadinanza alla cura ed alla tutela degli animali, i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno messo in campo le loro forze per prevenire e contrastare il preoccupante fenomeno in questione, predisponendo appositi controlli in tutto il territorio di competenza. Grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza del territorio e della realtà locali, i Carabinieri hanno potuto effettuare i mirati servizi ed individuare i responsabili di maltrattamenti e registrare numerosi casi in cui sono state constatate le precarie condizioni di igiene ed i luoghi angusti in cui gli animali venivano custoditi e/o trasportati. Dall’inizio dell’anno, infatti, numerose sono state le persone, tra cacciatori ed allevatori incappati nei controlli dei Carabinieri. Nella maggior parte dei casi, infatti, i cani da caccia, vengono stipati nei cofani delle automobili dagli ingrati proprietari che provengono dalle province di Napoli, Salerno e Caserta ed arrivano in Alta Irpina per cacciare avvalendosi delle capacità venatorie dei propri animali che, tuttavia, troppo spesso, costringono a patire inutili sofferenze perché trasportati per lunghi tragitti stipati, quasi soffocati, nei cofani angusti delle loro vetture, in gabbie troppo piccole e ristrette.
A seguito di tali spregevoli comportamenti, molte sono state le denunce in stato di libertà da parte dei Carabinieri di Montella per “maltrattamento di animali”. Nel corso degli controlli effettuati nei giorni scorsi, invece, i controlli dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montella, sono incappati alcuni allevatori che trasportavano animali da macellazione, in particolare bovini e suini, in pessime condizioni igienico-sanitarie e trasportati oltre il dovuto.
Numerose sono state le violazione accertate e le relative contravvenzioni contestate per un totale di oltre 7.000 euro, per diverse tipologie di violazione. In alcuni casi gli animali venivano trasportati senza la necessaria autorizzazione sanitaria del mezzo di trasporto perché mai rilasciata o scaduta. In altri casi perché i bovini trasportati non erano accompagnati dal documento di trasporto che ne attesta la provenienza, ossia la c.d. “Dichiarazione di provenienza degli animali”. In altri casi la mancanza di certificazione sanitaria che attesta, in pratica, la disinfestazione del veicolo. In tutti i casi gli animali venivano trasportati per un numero superiore alla capienza massima consentita.

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