CONTROLLI DEI CARABINIERI DEL NAS, PASTIFICIO CHIUSO NEL NAPOLETANO

I Carabinieri del Nas di Napoli hanno chiuso un pastificio industriale a causa delle pessime condizioni igieniche e strutturali in cui versava. E' accaduto alcuni giorni fa nel napoletano. La struttura era gia' stata sigillata a maggio per la stessa ragione, e la produzione era ripresa senza gli adeguamenti imposti. Sequestrate 17 tonnellate di pasta perchè non idonee al consumo umano, per un valore di 20mila euro, e altre 300 tonnellate sono bloccate nel pastificio in attesa dei risultati delle analisi. Il primo intervento del Nas di Napoli, a maggio, era stato provocato dalla segnalazione di un cittadino. Apposti i sigilli, l'autorità sanitaria competente aveva indicato i lavori da svolgere per tornare in attività. Poi la produzione era ripresa, ma con l'obbligo di eseguire incisivi lavori di manutenzione. Alcuni giorni or sono, quando i militari sono tornati a controllare anche su delega della Procura di Nola (Napoli), hanno trovato una situazione ancora peggiore: i lavori, ancora in esecuzione, erano condotti negli stessi locali in cui si produceva la pasta, con massiccio impiego di colle, vernici e solventi, senza proteggere l'alimento in modo adeguato; le attrezzature, ormai obsolete, erano ora anche arrugginite; tutti gli ambienti presentavano sporco diffuso; i locali produttivi erano carenti di pannellature e con pavimentazione sconnessa al punto da non essere accuratamente sanificabile; alcune linee di produzione erano usate nonostante l'autorità sanitaria ne avesse disposto l'adeguamento o la dismissione. Nuovo provvedimento di chiusura immediata dell'intera attività, dunque, con apposizione di sigilli a tutti i locali produttivi e deposito, e sequestro di quasi quattro tonnellate di pasta conservata in maniera non corretta, con il prelievo di decine di campioni per la verifica della regolamentarità chimica e microbiologica dell'alimento già prodotto. A confermare la pericolosità di questo sono giunte le analisi effettuate sui campioni dall'Arpa di Napoli, che hanno certificato elevati livelli di contaminazione microbica e micotica per diversi lotti di pasta, per un totale di oltre 130 quintali, che sono stati sottoposti a vincolo. In totale, sono circa 17 le tonnellate di pasta alimentare sottoposte a sequestro perchè non idonee al consumo umano, per un valore di circa 20mila, mentre altre 300 tonnellate di prodotto, in attesa dell'esito delle analisi, sono bloccate presso il pastificio, la cui attività è tuttora sospesa.

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