CASAMARCIANO, IL COMUNE COSTRETTO A PAGARE PER L'USO SCORRETTO DEI PARCHI

Le amministrazioni comunali sono responsabili dei danni provocati ai bambini ed anche agli adulti
dall'uso scorretto dei divertimenti collocati nell'area giochi dei parchi, come le ferite per essere saliti al contrario su uno scivolo anzichè usando la scaletta. Lo sottolinea la Cassazione rilevando che i Comuni devono, con cartelli, mettere in guardia dai pericoli connessi "all'uso improprio" dei parco giochi. Altrimenti devono risarcire i danni derivati dall'uso anomalo dei divertimenti. Così la Suprema Corte - sentenza 20415 - ha accolto il ricorso presentato da una mamma di Casamarciano (Napoli) che si era amputata un dito salendo, al contrario, sullo scivolo di un parco per riprendere il suo bambino. In primo grado il Tribunale di Nola aveva condannato il Comune a
risarcire la mamma, Ida S., con quasi 14 mila euro. Ma poi la Corte d'Appello di Napoli, nel 2007, aveva revocato il risarcimento ritenendo che la donna avesse fatto un "uso anomalo" dello scivolo. Pertanto era da escludere la responsabilità del Comune, anche se Ida sosteneva di essere
rimasta impigliata ad una vite sporgente. Adesso, però, la Corte d'Appello di Napoli dovrà riesaminare il caso e accertare se il Comune avesse predisposto tutte le cautele per mettere al bando i comportamenti dannosi.

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