ARRIVANO ALTRI ROM, L'AREA INDUSTRIALE DI GIUGLIANO SI FERMA PER UN'ORA VENERDI'. IMPRENDITORI E DIPENDENTI UNITI: BASTA COL FAR WEST

Sospensione dell’attività per un’ora, dalle 12.00 alle 13.00 di venerdì 2 ottobre, e manifestazione di protesta comune per imprenditori e dipendenti. Si ferma un intero agglomerato industriale, in cui sono attive una cinquantina di aziende per un totale di circa 1.800 lavoratori. Grottesca la sequenza degli ultimi eventi verificatisi nell’area: ingresso in pompa magna di un container pieno di nuovi arrivi rom, denuncia da parte degli organi di vigilanza privata delle aziende e successivo ennesimo asporto di cavi telefonici, probabile forma di ritorsione praticata dagli abusivi. “Non ne possiamo più di questo Far West”, dichiara Angelo Punzi, Vice Presidente e Amministratore G.M.A e Vice Presidente del Consorzio Giugliano, operante nell’area industriale. “Personalmente ho partecipato a più di venti tavoli con interlocutori istituzionali cercando una soluzione al problema. Non è seguito alcun risultato. Anzi. Sono aumentati in misura esponenziale i rom, violenze e atti di sabotaggio sono ormai all’ordine del giorno, la sicurezza non esiste, non si vede la presenza dello Stato”. Punzi sottolinea lo stato di precarietà ambientale in cui versa ampia parte dell’agglomerato, a prescindere dalla stessa presenza dei rom. “Qui si continua a sversare tonnellate di rifiuti anche tossici, siamo a più di trentamila, come ha certificato il Commissario di Governo per le bonifiche e la tutela delle acque in Campania Massimo Menegozzo dopo un sopralluogo effettuato nel febbraio scorso. La bonifica è impossibile se non si libera il territorio dalla presenza degli abusivi”. La manifestazione è frutto della mancata risposta da parte istituzionale e prelude a gesti ancora più radicali. “Molte aziende chiuderanno o si delocalizzeranno. E’ impossibile svolgere a lungo qualsiasi attività in questo marasma”.

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