VALLE CAUDINA, RUBANO L'IDENTITA' DI UNA LORO CONOSCENTE E CHIEDONO UN PRESTITO A NOME SUO IN BANCA: DENUNCIATI DUE UOMINI

Sono stati i carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina a scoprire, al termine di oltre un anno d’indagini, la truffa che due uomini della Valle Caudina hanno perpetrato ai danni di una nota agenzia di credito, ottenendo così l’erogazione di un prestito di tremila euro.
Le indagini sono state avviate nel febbraio del 2008, quando una ragazza di appena 21 anni, anch’ella residente in Valle Caudina, si è presentata presso la Stazione Carabinieri di San Martino Valle Caudina per sporgere una denuncia per truffa contro ignoti. La ragazza, tra l’altro nubile e ancora in attesa di prima occupazione, si era vista infatti recapitare a casa dei bollettini postali con i quali una nota agenzia di prestiti le chiedeva di pagare le rate del prestito a lei concesso. La ragazza, stranita dalla lettera, ha prima pensato ad un errore, visto che non aveva mai richiesto né ottenuto alcun prestito, ma subito dopo si è accorta che tutti i documenti amministrativi contenuti nelle missive erano a lei intestati e riportavano esattamente i suoi dati.
In questo modo, partendo da quasi nulla, i carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina si sono attivati nel richiedere all’agenzia di credito ogni singolo atto o documento inerente al prestito concesso, o meglio alla truffa subita. Da lì è iniziata una lunga e certosina opera di controllo alle carte fornite dall’ente creditizio, in cerca di ogni possibile particolare che potesse far capire ai militari chi fosse stato a organizzare questa truffa.
Dopo un anno e poco più d’indagini, ecco che in questo modo i carabinieri della Valle Caudina hanno potuto identificare gli autori della truffa. Sono due uomini, C.S. classe 1980 di San Martino, commerciante e T.G. classe 1970 di Roccabascerana, operaio, i quali, profittando della conoscenza personale della loro vittima, erano riusciti ad ottenere il prestito in denaro di tremila euro, fingendo che il tutto fosse stato richiesto dalla ragazza. Il modus operandi dei due truffatori è stato il seguente: in prima battuta, i due hanno dovuto rubare la carta d’identità della ragazza, in modo da poter disporre degli esatti dati anagrafici della ragazza. Fatto ciò, hanno preso una loro busta paga e l’hanno falsificata con i dati della ragazza che, invero, là non lavorava affatto: ed è stato proprio questo l’elemento predominante che ha permesso di scoprire la truffa. Da lì, poi, i due uomini hanno falsificato – nel medesimo modo – anche tutti gli altri atti necessari all’accensione del prestito. Da lì, il resto è stato molto facile. È bastato infatti inviare tutta la documentazione all’agenzia di credito ed ecco che in pochi giorni i due truffatori hanno avuto la concessione del prestito. Un prestito in realtà abbastanza piccolo, proprio così piccolo da permettere una erogazione senza troppe preoccupazioni da parte del gruppo bancario.
I due uomini sono ora stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per i reati di furto della carta d’identità, falso in attestazioni private e truffa ai danni della società di credito. Le indagini sono tuttavia ancora in corso, e sono ora volte a vedere se i due uomini abbiano commesso anche altre analoghe truffe, ai danni di altre società creditizie, magari utilizzando i dati di altri loro conoscenti.

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