MORTO ANNEGATO SULLA SPIAGGIA? ECCOTI SUBITO IL PARAUSTIELLO DEL GIORNALONE NAZIONALE

Avete visto oggi in prima pagina sul Corriere della Sera la foto dell'anziano annegato sulla spiaggia? E avete letto il consueto "paraustiello" (termine intraducibile, ma potete farvi spiegare quello che significa) sui napoletani indifferenti anche davanti alla morte? Ebbene, è la solita schifezza che ogni anno siamo costretti a sorbirci grazie all'intelligenza di chi riesce a scattare foto del genere e a scriverci persino una disascalia sotto in un italiano corretto che riesce a svegliare le belle coscienze di alcuni giornalisti che in questo periodo si annoiano. Come al solito siamo di fronte ad una foto che non dimostra assolutamente nulla. C'è un morto annegato, coperto perm pietas con un lenzuolo e c'è gente (pensate un po', in costume su una spiaggia e con i piedi in acqua del mare) che aspetta arrivi un'ambulanza per portare via quel povero corpo. Tutto qui. Invece a Napoli (per chi lontano da Napoli deve raccontare questa città senza nemmeno averla mai visitata) deve per forza essere tutto teatrale, tutta una sceneggiata, tutta na pazziella. Come se non bastessero le pazzielle vere che siamo costretti a sopportare. Purtroppo, e mi spiace dirlo, c'è chi aiuta i poveri ignoranti (quelli che ignorano per noia o per sonno la realtà) a ricamare sui guasti e i guai di Napoli. Anche quando non ci sono ma bisogna inventarli per poter scrivere qualcosa di male su Napoli. Non ci sta niente da fare, Napoli deve essere per forza Gomorra per gli "attenti" agitatori dell'italico "paraustiello".

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