IL SINDACO DI POMPEI, CLAUDIO D'ALESSIO: "NON ERO AD UNA FESTA DELLA CAMORRA MA AL MATRIMONIO DI UNA RAGAZZA CHE CONOSCO DA UNA VITA"

"Non ero ad un matrimonio di camorra ma alla festa di nozze di una ragazza che conosco da sempre. Ed ero a quel matrimonio anche perchè ho il mio studio di avvocato nello stesso palazzo in cui la madre ha un ristorante" così Claudio D'Alessio, sindaco di Pompei, spiega la sua partecipazione ad una festa di matrimonio dove i carabinieri, alla ricerca di latitanti (non trovati) hanno identificato tanti pregiudicati, gente comune ed anche il primo cittadino. Che ha anche precisato ulteriormente: "A quella festa ci sono arrivato alle 23 e 15 per andare a prendere mia moglie, che pure è un avvocato". Il sindaco non lo dice con nettezza ma crede, anzi teme che l'arrivo dei carabinieri sia solo il frutto di una soffiata di qualcuno interessato a metterlo in difficoltà.

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