DISASTRO RIFIIUTI IN CAMPANIA, BERTOLASO ATTACCA: DEBITI MILIARDARI E ASIA A RISCHIO FALLIMENTO

Sono bastate due ore davanti alla commissione sul ciclo dei rifiuti a Guido Bertolaso per chiarire, anzitutto, come la gestione commissariale finirà improrogabilmente il prossimo 31 dicembre e illustrare, attraverso un corposo dossier, la situazione finanziaria e i costi di gestione di tutta la fase d’emergenza, iniziata 15 anni fa. E su quest’ultimo punto, in particolare, lancia l’allarme debiti: «Ci sono creditori che vantano quasi un miliardo di euro, anche per gli anni precedenti, verso la gestione commissariale». Ma la situazione finanziaria è complessa, tanto da mettere a rischio la tenuta dell’Asìa, la municipalizzata che gestisce i rifiuti della città di Napoli: «Avrebbe tempo di sopravvivenza sino alla scadenza dell’anno in corso». Sul perché poi il sottosegretario e commissario per i rifiuti in Campania è tranchant: «Perché? Per il fatto che a Napoli la tassa sui rifiuti non la paga nessuno». Debiti che investono anche altre amministrazioni campane se Bertolaso più avanti chiarirà come la struttura commissariale vanti crediti verso i comuni per 150 milioni di euro. «Ma i soldi che possiamo farci dare dai comuni senza mandarli verso il dissesto sono pari a 9 milioni e 600mila euro», spiega.A quasi poco più di 5 mesi dalla fine della gestione commissariale, insomma, la situazione dal punto dell’emergenza si può dire risolta ma sotto il profilo finanziario è agitata. Senza contare che ci sono 11 comuni tra Napoli e Caserta (e ieri mattina Bertolaso l’ha confermato nel dossier) a rischio scioglimento perché «gravemente inadempienti» sotto il profilo della differenziata. Comunque sia il 31 dicembre scade la gestione straordinaria.

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