CONTROLLAVANO LE UTENZE TELEFONICHE DI PERSONE GIA' INTERCETTATE DALLA MAGISTRATURA, 3 ARRESTI A NAPOLI

Controllavano le utenze telefoniche di persone già sottoposte ad intercettazioni disposte dalla magistratura e si introducevano illegalmente nei sistemi informatici della Telecom per trafugare dati sensibili di cittadini coinvolti in delicate inchieste giudiziarie. Con l’accusa di truffa telematica, rivelazione del segreto istruttorio e altri reati ancora la guardia di finanza di Napoli ha arrestato 3 persone nella struttura della Telecom dedicata al Servizio di Autorità giudiziaria. Si tratta di un uomo della security aziendale addetto alla vigilanza e due dipendenti infedeli impiegati nell'ufficio (S.A.G.), acronimo di Servizio Autorità Giudiziaria, un ufficio che si occupa esclusivamente di monitorare tutte quelle utenze telefoniche che i magistrati hanno messo sotto controllo per motivi d'indagini. Una spy story dai contenuti ancora poco chiari perchè occorre comprendere se gli arrestati oltre a controllare se un'utenza fosse o meno controllata dalla magistratura abbiano anche ascoltato o letto i contenuti delle migliaia di telefonate intercettate. E soprattutto, occorrerà comprendere, a chi finissero poi tutti questi dati sensibili, spesso coperti anche da segreto istruttorio. Gli indagati sono stati ammanettati in ufficio, al momento in cui hanno iniziato il loro turno di lavoro. Le loro postazioni, i loro computer sono stati sequestrati e verranno ispezionati nelle prossime ore da un'esperto della procura per capire quanti e quali dati sono stati rubati dal sistema informatico della Telecom

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