CAMPANIA, SANITA' ALLO SFASCIO. PER LA CGIL IL MINISTRO SACCONI PERSEGUE UNA POLITICA ANTIMERIDIONALE

La Cgil e la Funzione Pubblica Cgil Campania annunciano, in una nota, “l’apertura di una vertenza nazionale sul problema della sanità, che coinvolge direttamente la responsabilità del ministro Sacconi, contro il blocco del turn over e delle assunzioni, la riduzione del salario accessorio e il blocco della contrattazione integrativa, che minano la qualità delle prestazioni e l’universalità del sistema, proprio in una fase in cui i soggetti maggiormente a rischio necessitano della migliore qualità dei servizi sanitari”. “Queste scelte, dalle quali traspare la volontà del ministro di far passare una politica antimeridionale e contro i lavoratori, non possono che determinare – secondo la Cgil - effetti di tensione e di conflitto nella gestione degli ospedali e aggravare il contesto delle preoccupazioni rispetto all’ autunno, di cui la vicenda Atitech è solo un timido annuncio”. “La Cgil e la Funzione Pubblica Cgil Campania, - prosegue la nota - qualunque sia l’esito della controversa vicenda legata al commissariamento, non consentiranno che una politica di tagli imposta dal governo si scarichi su lavoratori e cittadini, né che si pregiudichi il carattere universalistico del servizio sanitario”. “Per questo – conclude la nota - la Cgil e la Funzione Pubblica Cgil Campania sono pronte alla mobilitazione in difesa della qualità dell’occupazione nel settore, del prosieguo dei percorsi di stabilizzazione dei lavoratori del comparto, sia nel pubblico che nel privato, e per l’intangibilità dei fondi contrattuali, condizioni irrinunciabili per la garanzia della qualità delle prestazioni e l’universalità del diritto alla salute”.

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