CAMORRA, ANCORA SEQUESTRI DI BENI NEL CASERTANO. TOLTI 400MILA EURO AL CLAN BELFORTE

Polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e Dda continuano nell'attività di sequestro dei beni acquisiti illecitamente, attraverso le estorsioni, il traffico di droga, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti, da affiliati al clan camorristico dei 'Belforte', egemone tra Marcianise, Caserta e comuni vicini. La Gdf ha sequestrato beni per oltre 400 mila euro nella disponibilita' di cinque persone ritenute affiliate al clan e coinvolte insieme con altre 38 persone nell'inchiesta "Giudizio Finale", della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del Noe coordinata dalla Dda. Nel corso dell'operazione, il 28 maggio scorso, furono eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere e sequestrati beni mobili ed immobili per oltre 40 milioni di euro. Dall'indagine e' emerso il coinvolgimento del clan Belforte nella gestione diretta di ditte del settore rifiuti, i cui proventi venivano, poi, riciclati in altre attivita' della cosca. Una attivita' che ha, tra l'altro, prodotto una danno all'erario di oltre 400 mila euro. Da qui il sequestro di beni per una equivalente somma di denaro, disposta dalla magistratura napoletana, nei confronti di cinque affiliati al clan, Giuseppe Buttone, Pasquale Di Giovanni, entrambi irreperibili, Agostino De Filippo, Mauro Delle Curti, Marisa Golino, moglie di Di Giovanni, e Antonio Scialdone.

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