BAGNO DAY, TUFFO COLLETTIVO ALLA ROTONDA DIAZ DI MERGELLINA PER DIMOSTRARE CHE IL MARE E' PULITO E CHE LA PSICOSI INQUINAMENTO E' DELETERIA

Un tuffo nel mare che bagna Napoli per dimostrare che non ci sono pericoli: l'acqua è pulita, così come le spiagge. Stamattina, in tanti hanno risposto all'appello lanciato nei giorni scorsi da Verdi, ambientalisti, consiglieri comunali e associazioni dei lidi balneari, tuffandosi nello specchio di mare della Rotonda Diaz, sul lungomare partenopeo. L'obiettivo? Dimostrare una volta per tutte che non c'è nulla da temere nel fare un bagno. "Si tratta di una ingiustificata psicosi che si è diffusa a macchia d'olio - ha sottolineato Mario Morra, presidente del sindacato balneari della Campania - come nel caso della mucca pazza, quando per mesi non si mangiava più alcun tipo di carne". A rischio, per quest'estate nera del litorale domitio e flegreo, migliaia di posti di lavoro legati al comparto balneare. "In Campania ci sono 20 mila addetti che normalmente lavorano nei 1.200 lidi regionali - ha detto Morra - sta saltando il 30% dei posti di lavoro". Nessun contratto per il mese di agosto ne' "a chiamata" cioe' per i fine settimana anche perche' i lidi stanno lavorando molto meno. "Sono quasi 500 le aziende balneari a rischio chiusura solo tra Napoli e Caserta, città che insieme contano piu' o meno 700 lidi balneari". Colpe e responsabilita'? "Le notizie sono state inutilmente ingigantite - ha concluso - e le istituzioni, dal canto loro, sono intervenute con 35 giorni di ritardo per scongiurare questo inutile allarmismo".

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