TORRE ANNUNZIATA, NUOVA RETATA CONTRO IL CLAN GIONTA: 29 IN CELLA. BENI DEL VALORE DI 80 MILIONI DI EURO SEQUESTRATI ALLA COSCA

I 29 arresti, eseguiti all’alba dalla polizia e dai carabinieri, sono stati ordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Gli indagati sono considerati picciotti del clan Gionta, cosca egemone nell’area vesuviana, da sempre in rapporti di affari con i clan mafiosi vincenti, e implicata nell’omicidio del cronista del quotidiano il Mattino, Giancarlo Siani. Agli indagati sono stati contestati i reati di associazione mafiosa, traffico di droga ed estorsioni ai danni di decine di imprenditori dei comuni vesuviani, che solo in pochi casi hanno collaborato con la magistratura. Gli arresti si inseriscono nell'operazione denominata “Alta Marea” effettuata lo scorso 4 novembre a carico di altri 80 esponenti dell'organizzazione camorristica attiva a Torre Annunziata.Quella volta in cella finì anche l'intera famiglia del super boss Valentino Gionta. Insieme con Valentino e il figlio Aldo, anch'egli detenuto, rispettivamente di 55 e 36 anni, sono agli arresti la moglie del capo clan, Gemma Donnaruma, di 54 anni, i figli Pasquale e Teresa Gionta, di 31 e 34 anni, oltre a Gennaro Longobardi, cugino di Gemma, di 45 anni. Nel corso dell’operazione Alta Marea, la magistratura napoletana ha sequestrato al clan beni immobili, denaro contante, società ed esercizi commerciali per un valore oltre 80 milioni di euro….

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