RIPRENDE IL PROCESSO A CALCIPOLI, DOMANI SARANNO INTERROGATI BALDINI, DAL CIN, ALIBERTI E GAZZONI FRASCARA

Riprenderà domani a Napoli il processo su Calciopoli che vedrà come protagonista davanti al giudice Teresa Casoria l'ex Presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Il processo, dopo le undici condanne chieste dai Pubblici Ministeri Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci e dopo l'ammissione come prove dei tabulati telefonici, delle intercettazioni e delle sim svizzere, prosegue dopo la sospensione chiesta lo scorso 19 maggio dal giudice Casoria. Domani, infatti, a partire dalle ore 9.30 presso l'aula 216 del Palazzo di Giustizia di Napoli, saranno interrogati e ascoltati Franco Baldini, Franco Dal Cin, l'agente Dario Canovi, Dario Galati, l'impiegato della Juventus Giancarlo Bertolini, Danilo Nucini, Nello Aliberti e Giuseppe Gazzoni Frascara. "Come ho già detto più e più volte, sono fiducioso e spero che il processo di Napoli faccia finalmente piena luce su una vicenda che ha letteralmente stravolto il mondo del calcio italiano e il campionato 2004/2005, sia per quanto riguarda il vincitore, sia per le squadre retrocesse" dichiara Giuseppe Gazzoni Frascara attraverso una nota. "Una vicenda che purtroppo ha comportato ingenti danni patrimoniali al sottoscritto, ma, soprattutto, ha tradito la fiducia e la buona fede di milioni di sportivi e di tifosi. Ma questa vicenda ha padri e padrini, e dunque spero che questi signori siano chiamati a rifondere i danni provocati". "Il controllo delle parti arbitrali garantiva a Moggi e ai suoi risultati che poi si materializzavano in enormi vantaggi economici diretti ma soprattutto indiretti come la spartizione dei diritti televisivi, piazzamenti utili per partecipare alla ricca Champions League e il valore dei cartellini dei giocatori - aggiunge Gazzoni -. Personalmente metterò a disposizione della giustizia tutti gli elementi che ho potuto raccogliere e credo che non siano elementi di poco conto". Le accuse di Gazzoni al sistema Moggi partono da lontano, già nel 2004, in merito ai conti esteri della presunta "cupola" l'ex presidente del Bologna dichiaro' ai pm
romani: "Girano molti soldi, estero su estero". E domani l'ex Presidente del Bologna illustrerà il dominio totale delle grandi squadre sul campionato grazie alla spartizione del 75% dei diritti Tv, descriverà le manipolazioni delle partite da parte di alcuni dirigenti che governavano la classe arbitrale e ricostruirà i fatti relativi al "doping amministrativo", che per anni ha falsato le condizioni in cui si svolgeva il campionato. "La Lazio vinse un titolo con 140 milioni di debiti fiscali mentre il Bologna Footbal Club fu retrocesso avendo pagato puntualmente Irpef e Iva. La correttezza amministrativa non pago'", dichiara Gazzoni.

Commenti