L'AQUILA, TROVATE ANCORA VIVE SOTTO I CALCINACCI A CIRCA 2 MESI DAL TERRIBILE SISMA 3 TARTARUGHE. SARANNO CURATE AL TURTLE POINT DI NAPOLI







Tre piccole tartarughe sono state ritrovate vive tra le macerie dell’Aquila in una piccola vasca ormai priva di acqua e piena di residui di calcinacci. Erano rimaste lì vari giorni dopo il terremoto e sono state salvate grazie all’intervento del Gruppo Soccorsi Speciali della Croce Rossa Italiana, sezione Cinofili di Napoli, la quale ha anche provveduto ad allestire sul luogo un Ambulatorio Veterinario da campo. Si tratta di tartarughe del tipo “Trachemys scripta scripta” dalle orecchie gialle, originarie degli Stati Uniti sud-orientali, in particolare della Carolina, della Virginia e del nord della Florida. Le 3 tartarughe sono state così messe in salvo e, dopo un periodo di controllo “in loco”, trasferite al “Turtle Point” provvisorio della Stazione Zoologica - Acquario di Napoli ubicato nell’area di proprietà della Bagnolifutura, meta continua di visitatori, soprattutto scolaresche, il cui forte interesse è dimostrato dal fatto che sono ormai oltre 15mila all’anno i visitatori. In attesa di essere portate, insieme a tutte le altre tartarughe attualmente presenti nell’ospedale di Bagnoli, nel nuovo Acquario tematico, i cui lavori sono praticamente completati e termineranno a fine l’estate. Il costo di questa struttura è pari a 11 milioni e mezzo, finanziati con risorse europee del Por 2000 – 2006 e cofinanziati dalla Bagnolifutura: ospiterà un Acquario scientifico per le tartarughe marine e uno spazio espositivo per mostre sul tema del mare e sarà dotato di attrezzature scientifiche e didattiche per ricerche.

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