DONADONI: A CATANIA PER SALUTARE AL MEGLIO I NOSTRI TIFOSI. PAOLO CANNAVARO? UN GRANDE DENTRO E FUORI AL CAMPO

"Bisognerà affrontare la partita di Catania con le motivazioni adeguate, anche perchè i nostri avversari ce la metterammo tutta per salutare al meglio i propri tifosi. Noi dovremo essere all'altezza anche per riscattare la partita con il Torino, quando abbiamo raccolto davvero poco rispetto a quanto prodotto". Roberto Donadoni sprona il suo Napoli alla vigilia della sfida in programma domani sul campo del Catania nella penultima giornata del campionato di Serie A. I partenopei non hanno più nulla da chiedere alla classifica. L'attenzione della società è indirizzata soprattutto alla prossima stagione. "Io, il presidente e il direttore generale abbiamo un unico desiderio: costruire una squadra di livello importante", dice Donadoni. "Effettivamente è il momento caldo per le indiscrezioni di mercato ma noi stiamo lavorando con grande serenità. Insieme a De Laurentiis e Marino abbiamo già stilato un'idea precisa sulle priorità e adesso vedremo come muoverci al meglio contestualmente alle difficoltà di mercato", aggiunge il tecnico. La tifoseria spera che venga allestita una formazione più competitiva. "Io dico semplicemente che c'è grande convinzione di crescere da parte della società. Sono sereno perchè traspare in tutti la volontà e la determinazione per costruire una squadra che possa raggiungere standard importanti. Abbiamo una linea di programmazione che vogliamo seguire ed in questo senso stiamo lavorando", dice l'allenatore. Per nomi e moduli "è presto". "Bisogna avere del tempo per costruire una squadra dal punto di vista tattico. Non sarà certo un singolo calciatore a determinare un modulo ma l'intento mio e' quello di poter disporre di una rosa che possa essere pronta ad ogni tipo di soluzione durante la stagione ed anche a partita in corso", dice Donadoni.
La scorsa settimana, il pubblico del San Paolo ha fischiato il capitano Paolo Cannavaro. Donadoni difende il giocatore: "Se devo definirlo con un solo aggettivo posso dire "grande"", dice il tecnico riferendosi al difensore. "Paolo è un esempio, bisognerebbe clonarlo anche solo per tenerlo lì all'interno di uno spogliatoio e mostrarlo come esempio ai giovani. Maldini è stato il professionista per eccellenza. Lo era a 16 anni e lo è rimasto fino a 40 anni. Solo così si può costruire una carriera magnifica come la sua", conclude.

Commenti