SEQUESTRATE LE ANTENNE DI RADIO E TELEVISIONI NAPOLETANE NEL PARCO DEI CAMALDOLI. PER LA FORESTALE DETUPARPANO UN PAESAGGIO PROTETTO




Personale del Corpo Forestale dello Stato, appartenente al Comando Stazione di Napoli, ha eseguito il sequestro di impianti costituenti antenne radio-televisive, ubicati in cima alla Collina dei Camaldoli, rientranti all’interno del Parco delle Colline Metropolitane di Napoli e ricadenti nella perimetrazione del Piano Paesistico Agnano-Camaldoli. Le predette strutture sono relative a tre emittenti radiofoniche e ad un’emittente televisiva. , una delle tre radio è del tutto abusiva, le altre due utilizzano frequenze autorizzate, ma dovrebbero però, appunto secondo l’autorizzazione, essere ubicate altrove e precisamente in località Camaldolilli, così come l’impianto antenna dell’emittente tv. Le indagini sono in corso e sono intente a riscontrare l’effettiva corrispondenza tra la denominazione delle emittenti ( radio più TV) e le relative autorizzazioni in merito alle frequenze assegnate. Il sequestro degli impianti è stato effettuato nel pieno di una zona verde. Le strutture, formate da cemento e ferro, su cui si ergono le antenne sono risultate prive di autorizzazione in materia urbanistico-edilizia ed inoltre sono prive del nullaosta paesaggistico-ambientale. Infatti, si rammenta che l’area in questione è una zona particolarmente protetta sotto tale profilo. Ancora, per il funzionamento di tali impianti è stato riscontrato l’allacciamento a contatori dell’ENEL che, per quanto riguarda le emittenti con frequenze regolari, risultano intestati a Società sulle quali si effettueranno accertamenti al fine di risalire agli autori degli abusi edili. Per quanto riguarda invece l’emittente radio con frequenza abusiva, l’allacciamento per la fornitura elettrica è stato effettuato a carico di una cassetta di derivazione Enel, sulla quale non è stato ancora possibile stabilire la legittimità della provenienza. All’operazione di sequestro ha partecipato personale dell’Ispettorato Territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazioni con apposita attrezzatura tecnica (analizzatore di spettro con antenna direttiva e bussola manabile).
Tutto quanto oggetto di sequestro è stato affidato in custodia al Comune di Napoli – Servizio Grandi Parchi Urbani. Dagli esiti degli ulteriori sviluppi investigativi e secondo quanto disporrà l’Autorità Giudiziaria, si provvederà eventualmente alla disattivazione della fornitura di energia da parte dell’Enel. Per il dottor Vincenzo Stabile Comandante Provinciale del CFS di Napoli è importante evidenziare come ancora e sotto diversi profili (abusivismo edilizio, discariche, elettrosmog. ecc) , aree delle colline dei Camaldoli, sulle quali esiste ancora un’interessante vegetazione che rappresenta il più rilevante polmone verde del territorio urbano della città determinante anche per l’assetto idrogeologico dell’intero versante, siano oggetto di continua emergenza ambientale - ed inoltre continua :la lotta all’inquinamento elettromagnetico costituisce un capitolo importante per il contrasto agli illeciti ambientali, unitamente al danno costituito al paesaggio per la presenza delle antenne, e non da ultimo alla salute umana.

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