PAPA BENEDETTO XVI PROCLAMA SANTA LA NOBILDONNA NAPOLETANA CATERINA VOLPICELLI, AMICA DI ALTRI DUE SANTI: PADRE LUDOVICO DA CASORIA E BARTOLO LONGO
Molte nazioni europee annoverano tra i santi più venerati un eroe nazionale o un sovrano. Ma il presonaggio più noto in Italia tra i cinque nuovi santi è senz'altro la nobildonna napoletana Caterina Volpicelli, che volle essere per i poveri della Napoli del diciannovesimo secolo, e soprattutto per i giovani emarginati, "un luminoso segno della presenza del buon Samaritano che viene accanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito, per versare sulle sue ferite - scrisse
lei stessa - l'olio della consolazione e il vino della speranza". Un desiderio di prossimità con i dimenticati da tutti che ispira la regola delle sue Ancelle del Sacro Cuore, innovativo istituto religioso da lei fondato, che ottenne nel 1890 l'approvazione vaticana nonostante la scelta di non
indossare nè il velo nè l'abito per essere in tutto uguali alle persone soccorse nei bassi di Napoli così come alle vittime del colera del 1884, a Minturno, a Meta di Sorrento e a Roma. Oggi le Ancelle si dedicano in particolare all'educazione con scuole e collegi. Nata a Napoli il 21 gennaio 1839, Caterina ebbe nella sua famiglia, appartenente all'alta borghesia, una solida formazione umana e religiosa. Fu amica del beato Ludovico da Casoria, fondatore delle Suore Francescane Elisabettine Bigie, e dell'avvocato Bartolo Longo, che diede avvio a numerose opere sociali nel Santuario di Pompei. La Volpicelli ebbe anche la stima di Leone XIII, che incoraggiò personalmente le sue attività apostoliche volte a "far rinascere nei cuori, nelle famiglie e nella società l'amore per Gesu' Cristo". Promotrice in Italia dell'Apostolato della Preghiera animò il primo Congresso Eucaristico Nazionale per il quale organizzo' l'adorazione Eucaristica nella Cattedrale e la "Confessione e Comunione generale" alla quale parteciparono decine di migliaia di napoletani. Si spense a Napoli il 28 Dicembre 1894 offrendo la sua vita "per la Chiesa e per il Santo Padre".
lei stessa - l'olio della consolazione e il vino della speranza". Un desiderio di prossimità con i dimenticati da tutti che ispira la regola delle sue Ancelle del Sacro Cuore, innovativo istituto religioso da lei fondato, che ottenne nel 1890 l'approvazione vaticana nonostante la scelta di non
indossare nè il velo nè l'abito per essere in tutto uguali alle persone soccorse nei bassi di Napoli così come alle vittime del colera del 1884, a Minturno, a Meta di Sorrento e a Roma. Oggi le Ancelle si dedicano in particolare all'educazione con scuole e collegi. Nata a Napoli il 21 gennaio 1839, Caterina ebbe nella sua famiglia, appartenente all'alta borghesia, una solida formazione umana e religiosa. Fu amica del beato Ludovico da Casoria, fondatore delle Suore Francescane Elisabettine Bigie, e dell'avvocato Bartolo Longo, che diede avvio a numerose opere sociali nel Santuario di Pompei. La Volpicelli ebbe anche la stima di Leone XIII, che incoraggiò personalmente le sue attività apostoliche volte a "far rinascere nei cuori, nelle famiglie e nella società l'amore per Gesu' Cristo". Promotrice in Italia dell'Apostolato della Preghiera animò il primo Congresso Eucaristico Nazionale per il quale organizzo' l'adorazione Eucaristica nella Cattedrale e la "Confessione e Comunione generale" alla quale parteciparono decine di migliaia di napoletani. Si spense a Napoli il 28 Dicembre 1894 offrendo la sua vita "per la Chiesa e per il Santo Padre".
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