CARPISA DONA 22 MILA EURO AL TURTLE POINT,L'OSPEDALE DELLE TARTARUGHE, ISTITUITO DA FLEGRA BENTIVEGNA PER CURARE GLI ANIMALI FERITI IN MARE

Sono 77 le tartarughe marine ospiti del Turtle Point, l’ospedale della stazione zoologica di Napoli che sioccupa della cura di questa specie così preziosa per l’uomo. Hanno tutte un nome e tutte una storia da raccontare: Avventura, salvata miracolosamente dopoun incontro troppo ravvicinato con un vaporetto, Rocco, che ha perso una pinna rimanendo impigliato in una rete per pescatori, Isabel donata da Jacques Cousteau all’acquario di Stoccarda e la “clandestina” Sandra, che appena nata ha viaggiato in aereo nascosta nella tasca di una giacca.“Non poteteimmaginare quante ne ricoveriamo ogni anno”, sottolinea la dott. ssa FlegraBentivegna, responsabile del Turtle Point, e aggiunge: “Le curiamo per metterle in condizione di ritornare in mare, per salvaguardare la sopravvivenza dellaspecie. Molti non lo sanno, ma se le tartarughe marine si estinguono, si scompagina l’ecosistema. E chi ci rimette è l’uomo”.Il Turtle Point opera dal2004 nell’area di Bagnoli Futura. Tra costo del personale, vitto e alloggio perle tartarughe (sono accudite in speciali vasche) e spese mediche “ci voglionodavvero tanti soldi per mantenere in vita questa struttura. Per fortuna c’è chici dà una mano”.Martedì 28 aprile la Carpisa, azienda che ha come marchioproprio una tartaruga, ha consegnato al Turtle Point un assegno di 22.000 Euro,il ricavato di una campagna promozionale a favore dell’ospedale. “In un momento come questo – ha detto durante la conferenza stampa Luciano Cimmino, sociodella Carpisa – può sembrare fuori posto occuparsi di tartarughe. Ma si tratta di un impegno preso in precedenza e nel contempo non abbiamo fatto mancare il nostro appoggio alle popolazioni dell’Abruzzo”.Il feeling tra l’azienda e ilTurtle Point è nato qualche anno fa. Gianluigi Cimmino e Maurizio Carlino,amministratori delegati della Carpisa, salvarono da morte certa nel golfo diNapoli una tartaruga marina e l’affidarono alle cure della dott.ssa Bentivegna.“Da allora – conclude la curatrice del Turtle Point – quelli della Carpisa nonci hanno mai fatto mancare il loro aiuto. Mi auguro che in futuro altriimprenditori sappiano fare altrettanto”.

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