LINA CARCURO CANTA "A CANZUNCELLA" E FA IMPAZZIRE ANCHE PER LA SUA BELLISSIMA VOCE INTONATA E EDUCATA

Dal "Grande Fratello 8" alla sala d'incisione, senza però dimenticare la sua professione di medico, messa in pericolo un anno fa proprio dalla sua partecipazione al reality che le causò un contenzioso sospetto con l'ordine professionale d'appartenenza. Lina Carcuro, la bella napoletana verace, protagonista anche di una tormentata love story (Lina poteva davvero risparmiarsela) all'interno della casa di Cinecittà con il "cumenda" milanese, Roberto Mercandalli, ha inciso il suo primo singolo da cantante: si tratta di "A Canzuncella", cover in chiave jazz dell'omonimo successo del 1977 della band "Gli Alunni del Sole", proposto con una lettura ed un arrangiamento più attuali e moderni. Chi non la conosce penserà che non vuole saperne di fare il medico e per forza insiste a cercare una strada nel mondo dello spettacolo, ma credetemi, chi l'ha vista e sentita cantare (e io sono tra quei fortunati, l'ho sentita cantare e ballare assieme a Guido Lembo all'Anema e Cora) è solo uno dei tanti naturali sbocchi professionali della bella Lina. Ha una voce bella, profonda, intonata, educata e può cantare. Sicuramente meglio di tanti che cantano di professione pur essendo intonati come una campana.
Con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Antonio Annona, "A Canzuncella" sarà inizialmente distribuita on-line tramite iTunes. Ad accompagnare la voce di Lina, oltre allo stesso Antonio Annona (alla tastiera, al piano ed alla produzione al computer), ci sono musicisti che vantano lunghe collaborazioni con importanti artisti italiani ed internazionali: alla batteria Roberto Perrone, attualmente in tour con Edoardo Bennato, alla chitarra Franco Giacoia, ed infine al basso Davide Afzal. Il singolo verrà presentato dal vivo, a Napoli giovedi' 2 aprile al club "La Mela", dove Lina si esibirà per un parterre di amici e vip. Lina, che ci tiene a sottolineare di stare proseguendo "con successo la carriera di medico", parla del disco come di un "entusiasmante progetto musicale nato quasi per caso e con il preciso scopo di essere un tributo alla napoletanità attraverso le note e la voce: la scelta di reinterpretare un brano come "A Canzuncella", le cui note sono marcate a fuoco nella memoria collettiva, si propone proprio come una viaggio nuovo nella canzone Made in Naples, che si discosta tanto dalla tradizione dei classici quanto dalla più recente produzione neomeolodica e vuole fornire una variante singolare ed originale della cultura musicale napoletana", dice.

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