ARRESTATA DAI CARABINIERI ANNA IOVINE, SORELLA DI O NINNO, SUPERLATITANTE DEL CLAN DEI CASALESI

Nelle prime ore del pomeriggio odierno, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno tratto in arresto, in San Cipriano d’Aversa (CE), IOVINE Anna, 42enne sorella del latitante Antonio IOVINE, detto “o’ ninno”, capo dell’omonima fazione camorristica confederata al clan dei “casalesi”. La donna è ritenuta responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’operazione è un ulteriore filone investigativo, condotto da questo Comando e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (P.M. dr. Alessandro Milita e dr. Antonio Ardituro), che trae origine dalle complesse e prolungate attività condotte nel tempo da questo Comando per contrastare l’egemonia del clan dei “casalesi” – gruppo Iovine e che hanno visto colpire duramente il clan, il 26 maggio 2008, con la cattura di ben 55 affiliati ed il sequestro di beni per ottantamilioni di euro, e successivamente trarre in arresto, il 9 luglio 2008, AVALLONE Enrichetta, moglie del boss latitante, per il medesimo reato contestato ad Anna IOVINE, in danno della cognata DE NOVELLIS Rosanna.
In particolare si è accertato che la moglie e la sorella del capo clan, in concorso con Ernesto DE LUCA, anch’egli latitante, avevano attuato gli ordini dello IOVINE, ponendo in essere il tentativo di impedire alla propria cognata, DE NOVELLIS Rosanna, 49enne vedova di IOVINE Carmine, ucciso in un agguato camorristico nel 1994 e fratello di Antonio, di recarsi nel territorio di San Cipriano d’Aversa ed intimandole peraltro di cessare la conduzione del negozio denominato “Intimo di Roen”, ubicato all’interno del centro commerciale “Borgo Antico”. Alla vittima veniva sostanzialmente contestato, per una pluralità di motivazioni, di aver infranto le ataviche regole dell’organizzazione mafiosa. Ed in specie alla DE NOVELLIS, a pieno titolo inserita nella predetta organizzazione criminale, anche con il rilevante compito di coprire la latitanza del cognato, venivano imputate alcune condotte non gradite alla famiglia IOVINE: dall’ aver allacciato una relazione sentimentale con una persona estranea al clan, all’aver manifestato la minaccia di denunciare alle autorità alcune vessazioni patite in ordine ad uno stabile sito ad Aversa a lei fittiziamente intestato dal congiunto latitante, fino alla strenua opposizione alla pretesa della cognata AVALLONE Enrichetta di comportarsi da padrona nel prelevare gratuitamente capi di abbigliamento all’interno del negozio “Intimo di Roen”.
Tali motivi avevano scatenato la condotta reattiva e punitiva dei vertici del gruppo criminale, attraverso le decisioni adottate dal capo clan, attuate quindi dalla propria consorte, Enrichetta AVALLONE, dalla sorella Anna IOVINE - che era giunta finanche ad ipotizzare una spedizione punitiva nei confronti della DE NOVELLIS, non appena fosse stata notata all’interno dell’esercizio commerciale da lei condotto – e da Ernesto DE LUCA.
L’arrestata è stata associata al Carcere femminile di Pozzuoli (NA).

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