PRESO LELLO AMATO JUNIOR, RAMPOLLO DEL BOSS DEGLI SCISSIONISTI. ANDAVA A SAN SIRO PER L'INTER. AL SUO POSTO IN OSPEDALE AVEVA LASCIATO UN SOSIA

Usava spesso un sosia per coprirsi la fuga o per scappare in Spagna, a Barcellona, dove la sua famiglia ha degli interessi criminali già accertati dagli inquirenti napoletani. Ieri pomeriggio, però, Lello Amato Junior, nipote dell'omonimo capo del clan degli scissionisti, noto col nomignolo di Lellone oppure 'o spagnolo, è stato acciuffato all'aeroporto di Capodichino poco prima della partenza. Era diretto a Milano. Aveva un biglietto in tribuna vip dello stadio Meazza per il big match, finito a reti inviolate, tra l'Inter di Mourinho e il Manchester. La polizia lo teneva sotto controllo da tempo. Solo che era riuscito a sfuggire ai controlli dopo essersi ricoverato in ospedale, dove al suo posto, in corsia, ha lasciato un suo sosia perfetto. Dunque la polizia, da qualche giorno, teneva sotto controllo non Lello Amato Junior ma il suo sosia. Ieri pomeriggio, però, l'hanno fermato. Sul suo conto è in corso un procedimento penale in Cassazione per resistenza e lesioni aggravate. Il fermo, che porta la firma di due magistrati della Dda di Napoli, poggia sull'accusa di falso e induzione in errore in una ipotesi di falso aggravata dalle finalità camorristiche

Commenti