BERLUSCONI SEGNALAVA A SACCA' LE STARLETTE EVELINA MANNA, ELENA RUSSO, VITTORIA FERRANTE O ANTONELLA TROISE. PER I PM DI NAPOLI E' CORRUZIONE:ASSOLTI

Quando segnalava Evelina Manna non commetteva alcun reato. Nulla di penalmente rilevante anche quando, sempre al cellulare, sottolineava le qualità professionali di altre attrici come Elena Russo, l'ex tronista Vittoria Ferranti, o Antonella Troise. A raccomandare era il premier Silvio Berlusconi, ad ascoltare le sollecitazioni, l'ex direttore di Raifiction Agostino Saccà. Per entrambi la procura di Roma ha sollecitato l'archiviazione dall'accusa di corruzione. Un'accusa formulata dalla procura di Napoli sulla scorta anche di centinaia di intercettazioni telefoniche. Anche le intercettazioni, dopo che gli atti sono stati trasmessi alla procura capitolina, vanno in archivio: i pm Sergio Colaiocco e Angelantonio Racanelli, coordinati dal procuratore Giovanni Ferrara, hanno chiesto al gip la distruzione di migliaia di brogliacci ("le conversazioni appaiono irrilevanti", scrive la procura) che hanno registrato le telefonate degli indagati (Berlusconi e Saccà) con politici, attrici, personaggi pubblici, del mondo economico, che con l'indagine, secondo i magistrati capitolini, nulla avevano a che fare. La distruzione delle intercettazioni si legge nella richiesta di archiviazione e' stata formulata "per assicurare il massimo della tutela possibile alla riservatezza dei soggetti coinvolti". Il provvedimento di archiviazione riguarda anche il filone napoletano di indagine su Sacca', quello sulla commercialista napoletana Stefania Tucci e sull'intermediario delle case di produzioni (l'americana Hbo e la tedesca Bavaria) Giuseppe Proietti per l'acquisto di programmi e format avvenuto con pagamento estero su estero. L'esito delle indagini della procura di Roma si fonda su un presupposto fondamentale: Agostino Saccà, pur essendo dipendente di una azienda pubblica (la Rai), non rivestiva, al telefono con Berlusconi, la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Nella richiesta di archiviazione si spiega, inoltre, che non vi è accordo corruttivo in quanto, in sostanza, Sacca' e Berlusconi non avevano nulla da scambiare anche in virtù "di un rapporto interpersonale risalente nel tempo". "Non vi è certezza sull'esistenza di un 'do ut des' - scrivono i pm -. Lo stretto legame tra l'on. Berlusconi e Saccà, che emerge con l'evidenza dall'attivita' investigativa, era tale da consentire al primo di effettuare segnalazioni al secondo senza dover promettere o ottenere nulla in cambio".
In una intercettazione telefonica del luglio del 2007, tra le prove acquisite dal pm di Napoli, Berlusconi parlando con Saccà dice: "Sai che poi ti ricambierò quando sarai dall'altra parte, quando tu sarai un libero imprenditore...". Sacca ride e Berlusconi replica: "Mi impegno a darti un grande sostegno". La procura rileva in proposito che "non si può non rilevare la estrema genericita' della asserita promessa corruttiva che emerge da questa telefonata". "In un rapporto interpersonale - osservano i pm - risalente nel tempo e caratterizzato dall'aver rivestito ambedue molteplici ruoli pubblici, non appare possibile affermare con fondatezza che la condotta di Sacca' sia stata determinata, anche solo in parte, dalla generica 'promessa' fatta dall'on. Berlusconi in quella telefonata. Appare invece verosimile ritenere che l'attenzione prestata alle 'cortesie' richieste, siano esse state occasionali o sistematiche, sia stata caratteristica di un rapporto asimmetrico nel quale, comunque, l'on. Berlusconi non aveva alcuna necessita' di garantire indebite utilita' per essere ascoltato o ricevere favori da Saccà ".

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